IRAN; TEHERAN: ABBIAMO MISSILE CHE PUO’ RAGGIUNGERE ISRAELE
Teheran, 27 nov. (Ap) – L’Iran ha annunciato la realizzazione di un nuovo missile dalla gittata di 2.000 chilometri, in grado di raggiungere Israele e le basi americane in Medio Oriente. Lo riporta l’agenzia ufficiale iraniana Irna.
Secondo quest’ultima, il ministro della Difesa iraniano Mostafa Mohammad Najjar ha dichiarato che il missile “Ashura” è stato fabbricato nelle strutture industriali dal ministero. Non è chaiero se l’Iran abbia già testato il missile o se Teheran abbia intenzione di farlo. La parola “Ashura” significa “il secondo giorno” in lingua farsi, un riferimento religioso per gli sciiti al terzo Imam martire.
Numerosi esperti ritengono che la produzione militare iraniana abbia beneficiato dell’assistenza di Russia, Cina e altri Paesi. L’Iran ha lanciato il suo programma di armamenti durante la guerra con l’Iraq, in parte per compensare l’embargo imposto dagli Stati Uniti. Dal 1992, Teheran afferma di produrre propri aerei, razzi, missili anti-radar, carri e veicoli blindati. L’Iran possiede già un missile balistico a medio raggio conosciuto con il nome di “Shahab-3” (stella cadente) la cui gittata è di almeno 1.300 km. Teheran afferma di aver migliorato questa gittata, facendola passare a 2.000 km, ovvero all’equivalente del nuovo missile “Ashura” annunciato oggi.
Najjar non ha fornito alcuna informazione sulle differenze che potrebbero caratterizzare i due missili. A settembre scorso, durante una parata militare, l’Iran aveva presentato il missile “Ghadr” di una gittata di 1.800 km. Secondo gli specialisti, Teheran attualmente starebbe lavorando sulla messa a punto del missile “Shahab-4” che avrebbe una gittata da 2.000 a 3.000 km che gli permetterebbe di raggiungere obiettivi in tutta Europa.
Israele non ha rilasciato alcun commento sull’annuncio odierno. Ma secondo Uzi Rubin, ex capo del programma anti-missile Arrow al ministero della Difesa israeliano, lo Stato ebraico attendeva da tempo l’annuncio di Teheran. Israele, spiega, “è già alla portata di alcuni missili iraniani” e “la gente che deve davvero preoccuparsi dei nuovi missili è in Europa”. L'”Ashura”, prosegue Uzi Rubin, rappresenta un “salto tecnologico”. Secondo lui, il sistema “non è ancora operativo, il che non significa che non possa esserlo”.