Medio Oriente: arriva la flotta russa a proteggere l’Iran ed Hezbollah
Scritto da Miriam Bolaffi
sabato 08 dicembre 2007
Sarà guidata dalla portaerei Kuznetsov e dall’incrociatore lanciamissili Moskva la prima flotta russa posizionata stabilmente nel Mediterraneo. Ad annunciarlo sono stati il presidente Vladimir Putin e il Ministro della Difesa russo Anatoly Serdyukov.In totale le navi da guerra saranno sei ma si pensa che ci saranno almeno altrettanti sottomarini russi e forse iraniani a completare lo schieramento navale che andrà a posizionarsi di fronte alle coste libanesi.
L’annuncio ha destato molta preoccupazione nei comandi NATO in quanto quelle acque sono al momento altamente frequentate dalle flotte occidentali che pattugliano il mare antistante il Libano su mandato delle Nazioni Unite. Si teme che la mossa russa sia tutta in chiave anti-israeliana.
Con ogni probabilità, infatti, Putin vuole lanciare un chiaro segnale a Israele nel caso, come riferito nei giorni scorsi dall’intelligence russa, a Gerusalemme stiano pensando ad una azione unilaterale contro l’Iran dopo che gli USA si sono in qualche modo tirati fuori dalla vicenda iraniana con l’ultimo rapporto della Cia.
Secondo fonti di intelligence israeliane la flotta russa userà le strutture siriane sul Mar Nero e si pensa che organizzerà diverse “manovre navali” in collaborazione con i suoi alleati, Siria e Iran. La missione durerà per molti mesi e si porrebbe l’obbiettivo di impedire alla flotta israeliana di effettuare operazione nel mare antistante il Libano, azioni che dovrebbero essere di competenza della forza navale multinazionale ma che, secondo Putin, non vengono effettuate con “scrupolo”.
Questa notizia ci preoccupa molto in quanto rischia di allargare il fronte della crisi e di fatto fornisce una massiccia copertura militare all’Iran che non mancherà di approfittarne, sia per continuare nell’implementazione del suo programma nucleare, sia per proseguire a rifornire di armi Hezbollah.
Riteniamo che la decisione russa contribuisca ad aiutare il regime iraniano e a spingerlo ancora di più sulla strada delle violazioni dei diritti, più volte denunciate da noi e da altre organizzazioni, fornendogli quella copertura militare di cui tanto ha bisogno. Ribadiamo all’Europa e a tutto il mondo civile la richiesta di fermezza nei confronti del regime dei Mullah arrivando, se necessario, ad imporre sanzioni mirate e che non danneggino la popolazione civile, già duramente provata da questo regime omicida.
Miriam Bolaffi