Libano-Iran: brutto segnale per Israele la finta destituzione di Nasrallah
Scritto da Franco Londei
sabato 15 dicembre 2007
Sebbene smentita ufficialmente, la destituzione d’ufficio di Hassan Nasrallah da capo militare di Hezbollah voluta da Teheran è un brutto segnale per Israele, è il segno che i Mullah non sono soddisfatti del lavoro svolto negli ultimi mesi dal tentacolo libanese delle Guardie della Rivoluzione.
A Teheran si sono resi conto che nonostante i milioni di dollari girati a Hezbollah per far si che la stessa continuasse nella sua opera di destabilizzazione dell’area non sono serviti e che sul fronte libanese della guerra mai dichiarata a Israele tutto tace. Questo basta perché i Mullah inizino a perdere la pazienza.
A loro serve sempre di più che in Libano si alzi la tensione e stranamente la notizia della rimozione di Nasrallah arriva a due giorni dall’assassinio del generale al-Hajj, un assassinio che porta chiaramente la firma della forza Qods, branca straniera dei Guardiani della Rivoluzione.
Teheran vuole che Hezbollah agisca e non che se ne stia ferma e oziosa, per questo l’ha riarmata pesantemente, per questo ha alzato il valore dei finanziamenti da 600.000 dollari all’anno a oltre un miliardo, non per lasciare tutto tranquillo e pensare solo alla ricostruzione ma per attaccare Israele, esattamente come sta facendo proprio in questi giorni Hamas con il lancio continuo di missili su Sderot.
A Teheran vogliono la reazione di Israele, vogliono poter dire che Gerusalemme ha attaccato Gaza e il Libano. Su Gaza ci stanno riuscendo, la pazienza israeliana e davvero al limite dopo la pioggia di missili su Sderot degli ultimi giorni, è il Libano che non collabora.
Che fare allora? Semplice, rimuovere Hassan Nasrallah adducendo futili scuse di “malversazione” dei finanziamenti provenienti dall’Iran quando in effetti la vera motivazione è un’altra: Nasrallah non sta facendo quello per cui è pagato, attaccare Israele e provocarne la reazione.
Per cosa si sono dannati l’anima iraniani e siriani nel riarmare Hezbollah se non per usarla come un ariete su Israele? E’ illogico mandare tante armi sfidando la quasi inutile forza Onu solo per lasciare tutto quel ben di Dio in qualche arsenale sotterrato nelle fattorie intorno a Hula o a Tibnine (solo per fare un esempio).
Di qui la rimozione di Nasrallah da capo militare di Hezbollah, decisione che a quanto pare è rientrata sicuramente dopo aver avuto precise garanzie sugli eventi futuri. Ed è qui il brutto segnale per Gerusalemme. E’ chiaro che i Mullah sono impazienti di agire, ci sono troppi occhi puntati su Teheran ultimamente, hanno bisogno di distogliere l’attenzione e chi meglio di Israele per farlo? Non ci si aspetti quindi nulla di buono da questa mossa iraniana, Hezbollah deve fare il lavoro per cui è profumatamente pagata e c’è da commerci che lo farà.
Franco Londei