Nella Mappa di Fatah la Palestina prende il posto d’Israele
Per le celebrazioni del suo 43mo anniversario, Fatah ha progettato un nuovo poster che presenta tutto Israele come Palestina.
Il poster, sottoscritto dalla direzione di Fatah, ha gia’ fatto la sua apparizione su numerosi siti web affiliati a Fatah.
“Nella mappa di Fatah, tutto Israele diviene Palestina” scritto da Khaled Abu Toameh per il Jerusalem Post:
“Fatah sta progettando di celebrare il suo quarantatreesimo anniversario quest’anno con un nuovo manifesto che presenta la Palestina al posto di Israele. Progettato specificamente per l’occasione da Abdel Mun’em Ibrahim, il poster presenta una mappa d’Israele interamente avvolta da una keffiyah palestinese. Vi e’ inoltre rappresentato un fucile, simbolo della “lotta armata” contro Israele. Il poster, che è stato sottoscritto dalla direzione di Fatah, ha gia’ fatto la sua apparizione su numerosi siti web affiliati a Fatah. Il messaggio di fondo del poster è che Fatah, come Hamas, non riconosce l’esistenza d’Israele. L’emblema è in violazione della linea di condotta politica dichiarata da Fatah, che prevede uno Stato Palestinese indipendente accanto, e non in sostituzione, d’Israele.”
Fatah deve dire chiaramente quale obiettivo finale si prefigge, e deve farlo prima che la World Bank firmi l’assegno per 7.4 miliardi di dollari; ma questo non succedera’.
“Includendo un fucile nel manifesto, Fatah vuole rassicurare i Palestinesi di non aver abbandonato l’opzione “della resistenza armata,” malgrado i recenti colloqui di pace con Israele.
Fondata nel 1965, Fatah ha celebrato i suoi anniversari in questi ultimi 14 anni con raduni imponenti in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza. Ma non è chiaro in questa fase se Hamas permettera’ a Fatah di tenere un raduno nella Striscia di Gaza. La settimana scorsa, Fatah ha vietato ad Hamas di radunarsi in Cisgiordania per celebrare il ventesimo anniversario del movimento islamico. I funzionari di Hamas hanno minacciato vendetta, vietando i raduni di Fatah nella Striscia di Gaza.”