L’Egitto chiude un occhio sui traffici dei terroristi anti-israeliani
Le Forze di Difesa israeliane sono in possesso di alcuni filmati che dimostrerebbero la complicità dell’Egitto nel perdurante traffico di armi e terroristi verso la striscia di Gaza. Lo hanno confermato a YnetNews fonti governative a Gerusalemme.
“Le preoccupazioni egiziane – affermano le fonti israeliane – sono poca cosa in confronto alla mancanza di sicurezza dei cittadini dello stato d’Israele contro i quali sono indirizzati i lanci di razzi, gli ordigni esplosivi e le granate di mortaio continuamente contrabbandati attraverso il corridoio Philadelphia (al confine fra Egitto e striscia di Gaza)”.
La controversia nasce da un video che le Forze di Difesa israeliane hanno fatto pervenire poche settimane fa all’attaché militate presso l’ambasciata d’Israele a Washington. Il nastro avrebbe dovuto essere mostrato al Congresso degli Stati Uniti durante un dibattito sull’eventualità di sanzionare l’Egitto per non aver impedito il traffico illegale verso l’enclave controllata da Hamas. Tuttavia il Congresso ha deliberato sulla questione prima che arrivasse il video, dopodiché il filmato non è stato mostrato al Congresso ma solo ai membri dell’amministrazione Bush.
La denuncia israeliana del comportamento del Cairo al confine con Gaza cade in un momento delicato delle relazioni fra i due paesi, che vede anche un incontro mercoledi’ a Sharm el-Sheikh fra il ministro delle difesa israeliano Ehud Barak e il presidente egiziano Hosni Mubarak. Ma Israele afferma che, viste le tonnellate di esplosivi contrabbandate nella striscia di Gaza nei mesi scorsi, non c’era altra possibilità che affrontare di petto l’Egitto sulla questione.
Già da qualche tempo gli ambienti della difesa esprimono forte insoddisfazione per la condotta egiziana sulla questione dei traffici illegali verso Gaza e Israele meridionale. Alti esponenti della difesa israeliana sostengono che gli egiziani, pur non prendendo parte attiva nei traffici, tuttavia chiuderebbero spesso un occhio. Secondo l’intelligence militare israeliana del Comando Sud, armi ed esplosivi transitano per il deserto del Sinai praticamente indisturbati, per poi passare dentro la striscia di Gaza attraverso la ben nota rete di tunnel sotterranei.
Gli israeliani dicono d’aver notato un forte incremento del volume di queste attività nel corso dell’ultimo anno. Oltre ad armi e materiali per la fabbricazione di bombe, passano anche terroristi e grosse somme di denaro.
Secondo gli ufficiali israeliani, gli egiziani cercano di ostacolare il contrabbando solo quando cade sotto l’attenzione internazionale per dare l’impressione di essere seriamente impegnati in questa lotta.
(Da: YnetNews, 25;12;07)
Nella foto in alto: Un terrorista palestinese si cala in un tunnel scavato vicino al confine di Rafah fra Egitto e striscia di Gaza meridionale.