Membri delle forze di sicurezza palestinesi i terroristi dell’ultimo attentato 2007
Due dei terroristi che venerdì scorso hanno aperto il fuoco a freddo e ucciso Ahikam Amihai, 20 anni, e David Ruben, 21 anni, due soldati israeliani in licenza che, in abiti civili, erano in escursione nella regione di Hebron, erano membri delle forze di sicurezza di Fatah, il movimento che fa capo a Mahmoud Abbas (Abu Mazen), e risultano sui libri paga dell’Autorità Palestinese.
Lo confermano fonti governative israeliane.
Uno dei terroristi è stato identificato come Amar Taha, di 26 anni, residente di Hebron, membro di Fatah e delle forze di sicurezza nazionale palestinesi. L’altro è il 24 enne di Hebron Ali Dandanes, impiegato e membro di Fatah legato ai servizi di intelligence generale dell’Autorità Palestinese.
I due si sono consegnati nelle mani dell’intelligence generale palestinese subito dopo l’attentato, per paura di essere arrestati dalle forze di sicurezza israeliane.
L’Autorità Palestinese non ha informato subito Israele che i terroristi erano in sua custodia (come sarebbe tenuta a fare dagli accordi firmati dalle due parti): lo ha fatto solo dopo che funzionari dei servizi israeliani avevano direttamente interpellato sulla questione i colleghi palestinesi.
I palestinesi hanno consegnato a Israele i fucili dei due soldati uccisi, che erano stati presi dai terroristi dopo l’agguato, e le armi usate per l’agguato stesso.
Rispondendo a YnetNews, un membro delle Brigate al-Aqsa, braccio armato di Fatah, conferma che i terroristi appartenevano all’organizzazione aggiungendo che anche il terzo aggressore, ucciso dalla reazione dei due israeliani, era un membro delle Brigate al-Aqsa. “Hamas ha rivendicato l’attentato – spiega la fonte palestinese – su richiesta della famiglia di uno dei terroristi il cui padre è detenuto in Israele. Ma in realtà siamo noi che abbiamo compiuto l’attacco”.
Amihai e Ruben stavano facendo un’escursione nella zona di Telem Creek insieme a un’amica quando un gruppo di palestinesi a bordo di un veicolo ha aperto il fuoco su di loro. I due, membri delle forze di elite israeliane, avevano con sé le armi d’ordinanza e hanno risposto al fuoco riuscendo a uccidere uno degli aggressori e a ferirne seriamente un secondo. L’amica è riuscita a mettersi al coperto subito dopo la prima raffica e a chiamare le forze di sicurezza della vicina Kiryat Arba. Ma ha avuto difficoltà ad indicare l’esatta localizzazione dell’agguato, cosa che ha ritardato l’intervento dei soccorsi. Amihai e Ruben, gravemente feriti, sono deceduti poco dopo sul posto.
Fonti ufficiali israeliane sottolineano che la pretesa di parte palestinese che l’attacco avesse matrice criminale è contraddetta dalle prove raccolte dai servizi israeliani e dalle ammissioni degli stessi terroristi interrogati dalle forze di sicurezza palestinesi. “Queste affermazioni – dicono le fonti israeliane – sono state fatte evidentemente nel tentativo di sottrarre l’Autorità Palestinese alle responsabilità che emergono dal fatto che l’attentato è stato compiuto da membri di Fatah e dei servizi di sicurezza dell’Autorità Palestinese
(Da: YnetNews, 2.01.08)