Usa-Iran, Bush: incidente a Hormuz una provocazione
E’ stato “un atto provocatorio” per il presidente americano George W. Bush l’incidente, con uno scontro a fuoco evitato per un pelo, domenica, tra cinque vedette iraniane dei pasdaran (guardiani della rivoluzione) e tre navi da guerra americane nello stretto di Hormuz. Per Teheran invece si è trattato di un fatto “ordinario”, sfruttato da Washington a fini di “guerra psicologica”. Secondo Bush l’ “atto provocatorio”, ha creato “una situazione pericolosa. Non avrebbero dovuto farlo, punto e basta. Ignoro quali fossero le loro intenzioni, ma questa è la mia opinione: è stato un atto provocatorio”. Bush lo ha detto in serata a Washington, rispondendo ad una domanda in una breve conferenza stampa nel giardino delle rose della Casa Bianca, subito prima di partire alla volta del Medio Oriente. L’inquilino della Casa Bianca ha ribadito i propri timori sul nucleare di Teheran, ricordando che dall’ Iran i servizi di intelligence stanno mandando “segnali contrastanti”.
Ma l’Iran, ha concluso il presidente, “era una minaccia, è una minaccia e rimarrà una minaccia” se il paese verrà autorizzato ad arricchire uranio in loco. Per l’ Iran, invece, l’incidente nello stretto è stata poco più che normale amministrazione e ora viene sfruttato da Washington per montare e suffragare la sua “guerra psicologica” contro Teheran. Rimangono contrastanti le versioni sul contatto avvenuto nello Stretto di Hormuz tra unità navali dei due Paesi, mentre il presidente americano George W. Bush comincia una missione in Medio Oriente e nel Golfo con il dichiarato intento di arginare l’influenza di Teheran. “Bush arriva per seminare discordia tra l’ Iran e i suoi vicini, ma stia sicuro che non può isolare la Repubblica islamica”, ha detto oggi il presidente del Parlamento di Teheran, Gholamali Haddad-Adel.
Secondo la versione dell’incidente nel Golfo fornita sin da ieri dal Pentagono, cinque imbarcazioni dei Pasdaran hanno compiuto un’azione provocatoria contro tre navi Usa, arrivando a minacciare via radio di farle saltare in aria e si sono allontanate quando gli americani erano sul punto di aprire il fuoco. Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Mohammad Ali Hosseini, pur ammettendo un contatto, l’ha definito un episodio “normale” come altri avvenuti in passato in questo mare affollato di navi dei due Paesi ostili tra loro, risoltosi con la reciproca identificazione. Una versione confermata dai Pasdaran. L’episodio ha contribuito ad alimentare la tensione nel momento in cui Bush si appresta a sottolineare nei suoi incontri nei Paesi arabi del Golfo che rimane il pericolo di un espansionismo della Repubblica islamica, nonostante un rapporto pubblicato in dicembre dai servizi segreti Usa secondo il quale Teheran ha sospeso fin dal 2003 un programma nucleare militare. Oltre che in Israele, Cisgiordania ed Egitto, infatti, il capo della Casa Bianca farà sosta in Arabia Saudita, Kuwait, Bahrein ed Emirati arabi uniti, Paesi i cui rapporti con l’ Iran sono stati segnati negli anni passati da forti tensioni.
#1Bennauro
A dire il vero, le riprese video dell’accaduto non e’ che siano cosi terrificanti come vogliono farci credere.
Tutt’altro…
Video
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