TERRORISMO/ L’INCREDIBILE STORIA DI UN CYBER-JIHADISTA (TIMES)
Username IRH007, da esperto informatico a terrorista
Il suo nome è Younes Tsouli, in arte 007, username IRH007, e ha soli 22 anni. Per un certo periodo è stato considerato il cyber-jihadista più ricercato al mondo, fino a quando la polizia britannica non è riuscita ad arrestarlo nella sua soffitta di un sobborgo londinese. Oggi il quotidiano britannico Times racconta la sua storia, che lo ha portato ad divenire da un semplice utilizzatore di internet ad un terrorista a tutti gli effetti.
Younes Tsouli arrivò a Londra nel 2001 con il padre, un diplomatico del Marocco. Ha studiato informatica in un piccolo college nel centro di Londra, poi ha cominciato ad immergersi nel mondo di internet e ad entrare in contatto con “l’area più oscura della rete”. Il suo coinvolgimento diviene totale, tanto che il suo lavoro riceve la benedizione di Abu Musab Al Zarkawi: “Possa Allah proteggerti!”.
“Aveva una prospettiva occidentale di marketing – spiega un esperto di cyeberterrorismo – e le conoscenze tecniche e le capacità di mettere nella rete materiale utile alla jihad in siti che potevano essere difficilmente cancellati, cui potevano accedere molte persone e scaricarli”. Nell’agosto 2005 Tsouli diventa amministratore di Al Ansar, un sito web protetto sul quale i terroristi potevano comunicare e scambiarsi informazioni pratiche, con link utili anche per la costruzione di bombe. Si calcola che gli utilizzatori fossero 4.500.
Quando ci furono gli attentati di Londra nel luglio del 2005 Tsouli scriveva: “Fratelli, sono molto felice. Nel momento in cui gli infedeli piangono, io rido”. La sua reputazione continua a crescere e in un messaggio del 2005, 007 scrive: “sono sempre il terrorista 007, uno dei terroristi più ricercati su internet. H la Cia alle mie calcagna, anche l’MI6”
Dopo il suo arresto nell’ottobre 2005, la polizia trascorse cinque giorni a perquisire la sua stanza alla ricerca di prove. Solo quando “aprirono” il suo computer si resero conto esattamente di cosa avevano in mano. Al suo arresto seguirono quelli di altre 17 persone in Canada nel giugno 2006, di due americani a Washington e di un numero imprecisato di persone in Gran Bretagna. A dicembre IRH007 è stato condannato a 16 anni, la prima condanna nei confronti di una persona accusata di incitamento al terorismo via internet.