Basta colpevolizzare Israele!!!
Nessuno stato può obiettivamente definirsi uno stato perfetto (e ci mancherebbe visto che lo stato è fatto da uomini notoriamente imperfetti): e infatti in tutti gli stati si trovano più o meno accentuati dei problemi derivanti da cause storiche, economiche, sociali, religiose e di cultura.
Ci sono stati democratici, ci sono stati dittatoriali, ci sono stati gestiti come proprietà privata da spietati dittatori, ci sono stati basati su un fondamentalismo religioso anacronistico, e stati che eleggono “liberamente” i propri UNICI rappresentanti.
Ognuno di questi stati agisce secondo proprie regole, che possono essere più o meno accettabili dal consesso delle nazioni, consapevole però del fatto che azioni palesemente ingiuste vadano sanzionate.
Orbene, questa consapevolezza è propria solo dello Stato Ebraico e Democratico di Israele, l’unico stato al mondo che ha subito il più alto numero di risoluzioni contro da parte dell’ONU, l’organizzazione delle nazioni arabe unite che non perdono occasione di scagliarsi contro uno stato che tenta di difendere i propri cittadini dagli attacchi terroristici di spietati nemici pronti a “cancellarli dalle carte geografiche”.
Ma possibile che al mondo sia solo lo Stato di Israele a “meritare” tutta questa attenzione? Non ci sono stati nei quali quotidianamente vengono calpestati i diritti civili più elementari dei propri cittadini, nei quali vengono eseguite orribili esecuzioni sommarie di donne incinte tramite impiccagione e nei quali chi appartiene ad una religione può essere discriminato?
Eppure la durezza dei giudizi del mondo si concentra sempre ed esclusivamente sullo Stato di Israele e mai nei confronti di Sudan, Cuba, Iran, Corea del Nord, Cina (tanto per citarne alcuni): come mai? Dipende forse dal fatto che Israele E’ lo Stato Ebraico (unico nel suo genere quindi) nato per dare un rifugio al popolo Ebraico?
Sono millenni che agli ebrei viene impedito di fare ciò che qualsiasi altra persona appartenente a qualsiasi altra religione può fare senza timori!
Israele è l’unico stato al mondo che deve “porgere l’altra guancia” se attaccato, che deve permettere che suoi cittadini vengano rapiti sul proprio territorio per essere utilizzati come merce di scambio anche da morti (ripenso alle oltraggiose e ignobili parole di nasrallah di pochi giorni fa a proposito di improbabili resti umani di soldati delle IDF “in possesso” di hezbollah); che non deve rispondere ai lanci di missili sulle proprie città da parte dei suoi nemici per non “punire collettivamente” tutta la popolazione di Gaza: ma non è tutta la popolazione di Gaza che vuole la distruzione di Israele?
Non sono tutti gli abitanti di Gaza che fanno da scudi umani ai terroristi che sparano e uccidono tra la folla di bambini?
I soldati delle IDF sono gli unici soldati al mondo che hanno un rigidissimo codice di comportamento da rispettare in guerra e moltissime volte piloti di aerei e di elicotteri hanno interrotto azioni contro pericolosi nemici individuati per evitare perdite tra “civili”.
Inevitabilmente le perdite civili ci sono e ci saranno sempre finchè ci saranno guerre, ma se tali perdite sono da imputare agli arabi o agli africani o ai cinesi nessuno è mai pronto a organizzare marce di protesta, nessuno si straccia le vesti in difesa degli oppressi; se invece si tratta di ebrei, allora le cose cambiano: per la sinistra (ormai morta da tempo ma nessuno ha il coraggio di dirglielo!) gli ebrei andavano bene fino a quando rivestivano il ruolo di vittime sacrificali del nazismo (un tempo nemico oggi …con singolari identità di vedute in merito) che non si difendevano, ma da quando hanno imparato a difendersi sono diventati il bersaglio preferito delle ingiurie e delle bugie di un mondo occidentale oramai allo sbando, che rinnega i suoi valori e la sua cultura in nome di una multiculturalità senza senso!
VIVA ISRAELE