Anche Ashkelon si tinge di rosso
E’ semplicemente pazzesco che Ashkelon, una florida e tranquilla città industriale di mare che non ha mai fatto male ad anima viva e che sta nei confini riconosciuti di Israele, una città di centoventimila abitanti con scuole, uffici, fabbriche, sia costretta da stamani a chiedere ai suoi cittadini di costruirsi in fretta e furia rifugi domestici “nella stanza più sicura della casa”, che il sindaco debba ordinare, dopo la pioggia di missili di ieri, il rafforzamento delle finestre delle scuole e degli ospedali, che la gente debba vivere del terrore del prossimo missile grad proveniente da Gaza, probabilmente fornito a Hamas dall’Iran tramite gli Hezbollah. Da oggi, anche ad Ashkelon verrà attivata la sirena dell’allarme antimissile “Zeva Adom” (colore rosso), che dà ai civili circa 15 secondi di tempo per trovarsi il migliore riparo dal prossimo qassam in arrivo.
Gaza non è occupata, è stata lasciata ormai da due anni e mezzo e per di più arricchita di strutture industriali e agrarie, finanziata nel suo sviluppo dai contributi internazionali. La feroce e continuata azione dei terroristi di Hamas nel conculcare i diritti umani della propria stessa popolazione imponendo una dittatura religiosa espansionista e aggressiva, che ha precedenti solo in Iran, nella continua aggressione della popolazione civile israeliana e nell’uso della popria popolazione civile per coprire la strategia di una guerra balistica contro i cittadini israeliani, è inaccettabile da parte di qualsiasi persona civile.
Fiamma Nirenstein
* nella foto (Haaretz): una casa di Ashkelon colpita ieri da un missile grad