Ramallah ricostruisce la casa del terrorista di Gerusalemme
Proprio mentre il cancelliere tedesco Angela Merkel si recava in visita al Memoriale dell’Olocausto e rendeva omaggio alle sei milioni di vittime del genocidio nazista, ieri i palestinesi celebravano a modo loro la strage degli otto studenti ebrei di Gerusalemme, assassinati da un terrorista affiliato ad Hezbollah mentre studiavano testi sacri.
L’Autorità Palestinese (il governo di Ramallah, dunque, non Hamas) ricostruirà la casa della famiglia di Muhammad Shahade, il mandante della strage al seminario Mercaz Harav ucciso dalle forze israeliane la scorsa settimana a Betlemme. Ad annunciarlo è stato il ministro dell’Economia Kamal Hassuneh, e immediate sono scattate le reazioni. “Se il governo non distruggerà la casa del killer, lo farò io”, ha dichiarato ieri il padre di una delle vittime alla Radio militare israeliana.
Salah Haniyeh, portavoce del ministero palestinese dei Lavori pubblici, ha detto che la morte di Shehadeh “ha scioccato la società palestinese”. Che invece aveva salutato la strage di Gerusalemme come un “atto eroico”. Anche Hamas e Hezbollah, d’altra parte, erano in gara per ricostruire la casa del terrorista
(L’Opinione, 18 marzo 2008)