Israele – Un “esperto” di terrorismo spiega a che cosa serve il muro
CISGIORDANIA – Ramadan Abdallah Shalah, leader della Palestinian Islamic Jihad (Jihad Islamica Palestinese) in un’intervista rilasciata al giornale Al-Sharq del Qatar ha detto che la seconda intifada (quella in corso) è caratterizzata dai missili, che hanno rimpiazzato la fase precedente di attacchi suicidi. La ragione: il nemico, cioè Israele, ha trovato modi e mezzi per proteggersi da tali attacchi. “Ad esempio, hanno costruito una barriera nella Cisgiordania. Non possiamo negare che questa limita la capacità della resistenza [l’attivita’ terroristica] di arrivare in profondità all’interno d’Israele per portare a compimento attacchi suicidi; la resistenza comunque non si è arresa né si trova in condizioni disperate; sta cercando altre vie attraverso le quali affrontare le esigenze di ogni fase (dell’intifada).”
Osservatori del terrorismo fanno notare che non è la prima volta che personaggi di spicco della Jihad Islamica Palestinese e di Hamas, le due organizzazioni terroristiche che hanno compiuto il maggior numero di attacchi suicidi contro Israele, dichiarano pubblicamente che la barriera difensiva rende difficile portare a termine attacchi dinamitardi contro Israele.
Ad Al-Manar Tv, Ramadan Abdallah Shalah ha dichiarato che le organizzazioni terroristiche non hanno alcuna intenzione di abbandonare gli attacchi, i cui tempi e possibilità di realizzazione dall’interno della Cisgiordania dipendono da diversi fattori. “Ad esempio, ha detto, la barriera di sicurezza è un ostacolo”.
(ICN News, 28 marzo 2008)