Al Qaeda, Zawahri: bin Laden sta bene
giovedì, 3 aprile 2008 7.21
DUBAI (Reuters) – Il leader di Al Qaeda Osama bin Laden sta bene e le continue speculazioni sul suo cattivo stato di salute sono false. Lo ha riferito il suo vice Ayman al-Zawahri in un messaggio registrato diffuso ieri sera.
“Lo sceicco Osama bin Laden è in buona salute”, ha detto Zawahri, che è medico, in risposta alle domande fattegli da alcuni siti Web islamici.
“I cattivi intenzionati provano sempre a far circolare false notizie sul fatto che lui sia malato”, ha aggiunto Zawahri che, come il saudita bin Laden, si pensa si nasconda in in Afghanistan o Pakistan e che ha anche denunciato le Nazioni unite, promettendo di attaccare gli ebrei sia dentro che fuori Israele.
“Le Nazioni unite sono un nemico dell’Islam e dei musulmani”, ha detto. “Ha legalizzato la creazione dello stato di Israele e ha sequestrato la terra dei musulmani… ha legalizzato la presenza dei crociati in Afghanistan… e Iraq”, ha aggiunto in un messaggio di 104 minuti diffuso su Internet.
Nella registrazione, ha difeso gli attacchi agli uffici Onu, in un apparente riferimento a due attentati agli edifici di Algeri che hanno ucciso 41 persone a dicembre e all’attentato che ne 2003 a Baghdad costò la vita a 22 persone.
Zawahri ha chiesto inoltre attacchi agli ebrei. “Promettiamo ai nostri fratelli musulmani che faremo del nostro meglio per colpire gli ebrei in Israele e all’estero con l’aiuto e la giuda di Dio”.
Al Qaeda tornerà a combattere Israele dopo la “vittoria” nella guerra in Iraq contro le forze guidate dal governo e dagli Usa, ha aggiunto, precisando che gli Stati Uniti hanno iniziato a collassare.
“Il mito del mondo unipolare è finito. Gli attacchi (dell’11 settembre 2001) su New York e Washington sono segni identificativi di questo collasso, ma gli imperi non crollano in un minuto e ciò potrebbe impiegare decenni. Il collasso dell’Unione Sovietica è l’esempio più vicino”.
I militanti egiziani si sono visti ripetere l’appello ai musulmani di rovesciare i governi alleati con l’Occidente e ad attaccare interessi israeliani e occidentali nei paesi musulmani.
Zawahri inoltre ha esortato i musulmani a unirsi ai combattenti in “campi aperti della jihad come Somalia, Iraq, Algeria e Afghanistan” o a dare appoggio con denaro e informazioni.
Ha poi difeso i violenti attacchi di al Qaeda in Iraq e Nord Africa costati la vita anche ai civili. “Noi non uccidiamo gli innocenti. Combattiamo quelli che uccidono gli innocenti: gli americani, gli ebrei, i russi, i francesi e i loro agenti”.