SINAI; TURISTI ISRAELE RISCHIANO RAPIMENTI, INTELLIGENCE
(ANSA) – 8:51 – TEL AVIV, 16 APR – I turisti israeliani che si avventurano nel Sinai (Egitto) rischiano di essere rapiti da beduini, consegnati a miliziani palestinesi e condotti a Gaza “nell’arco di tre ore, senza che nessuno se ne accorga”. Lo afferma Nitzan Nuriel, il capo del Centro di monitoraggio del terrorismo (Lotar), che due giorni fa ha lanciato un drammatico appello ai cittadini israeliani affinché si astengano dal recarsi in visita nel Sinai in occasione delle vacanze pasquali ebraiche, che iniziano sabato.
In passato le ferie pasquali erano sfruttate da decine di migliaia di israeliani per una pausa di relax sul mar Rosso. “Oggi il loro numero è di alcune centinaia e speriamo che anche quelle persone escano presto” ha aggiunto Nuriel.
Ieri i mass media egiziani hanno reso noto di un inseguimento in corso nel tentativo di neutralizzare alcune cellule di terroristi. In Israele si afferma che quelle cellule sembrano essere collegate ad al Qaida, ma non sono la causa prima degli allarmi del Lotar. I servizi di intelligence israeliani sono preoccupati dalle attività di altre cellule legate ai gruppi armati palestinesi “che rappresentano bombe ad orologeria” per gli escursionisti israeliani. Potrebbero tentare di rapirli oppure anche lanciare contro di loro attacchi terroristici. Una ipotesi ulteriore è che tentino di infiltrarsi in Israele passando dal confine con l’Egitto.