Dossier: in aumento. aggressioni antisemite
TEL AVIV Non si arresta la preoccupante ondata di antisemitismo nel mondo. I casi registrati nel 2007, rispetto all’anno prima, sono aumentati del 6,6%, mentre sarebbero addirittura triplicate le aggressioni violente nei confronti di ebrei. E quante emerge dall’ultimo rapporto dell’Istituto Stephen Roth dell Università di Tel Aviv, uno dei più noti centri di «studio sull’antisemitismo e il razzismo contemporanei».
Stando all’indagine, come riportano i principali siti israeliani, l’anno scorso sono stati denunciati 632 episodi di violenza a motivazione razziale contro gli ebrei, rispetto ai 593 del 2006. Il 57% degli attacchi del 2007 sono stati giudicati» particolarmente gravi», mentre un anno prima, in questa categoria erano stati classificati appena il 19% dei casi. Gli autori del rapporto, del resto, sottolineano che il trend di crescita della violenza antisemita è proseguito nel 2007 anche in assenza di un “catalizzatore esterno”, come era stata, per l’anno precedente, la seconda guerra in Libano.
L’ultima ricerca parla comunque di una «doppia tendenza»: da un lato, ci sono diversi Paesi in cui gli episodi di antisemitismo sono diminuiti, dall’altro è stato riscontrato un aumento di aggressioni gravi condotte con un’arma o con l’obiettivo di uccidere, e di incendi dolosi, spesso negli stessi paesi. Esemplare il caso della Francia, dove i crimini dell’odio sono diminuiti dai 97 del 2006 ai 47 dell’anno scorso, mentre il numero di aggressioni pericolose è cresciuto da due a otto. In Australia è andata esattamente in senso inverso: gli episodi violenti sono diminuiti, da 49 a 29, ma nel 2007 sono stati messi agli atti cinque episodi di violenza grave rispetto all’unico caso registrato nel 2006. Nel frattempo, in Germania, Canada e Regno Unito si è riscontrata una crescita in entrambi i trend. Pe quanto riguarda l’Italia, spiegano dall’istituto di ricerca,i dati raccolti non sono ancora completi.
(Fonte: L’Unità, 1 Maggio 2008 )