1 maggio/ Pacifici: a Torino estremisti come Hamas in Palestina
Fatti ci indignano ma non ci preoccupano
ROMA, 1 mag. (Apcom) – Dura condanna dei “gesti di vandalismo” avvenuti a Torino dove esponenti di centri sociali hanno bruciato bandiere israeliane, arriva da Riccardo Pacifici, presidente della Comunità ebraica di Roma, che definisce “coloro che a Torino hanno compiuto questi gesti vandalici, estremisti al pari di rappresentanti di Hamas nei territori palestinesi”.
“I lavoratori israeliani ringraziano – sottolinea ironizzando Pacifici, interpellato da Apcom – la festa del primo maggio a quanto pare vale solo per una certa categoria di persone. Se si tratta di difendere il diritto di lavoratori israeliani – prosegue – i promotori di questa vergognosa iniziativa non contano nulla. Ma nulla di nuovo sul fronte occidentale”.
Non manca da parte di Pacifici anche un messaggio di solidarietà “umana e politica” a Fausto Bertinotti, anch’esso contestato a Torino: “probabilmente contestato – afferma- per aver assunto negli ultimi anni posizioni per esempio sull’esistenza e la sicurezza di Israele, nonchè dichiarazioni sulla prevenzione di attentati terroristici e questo, come già espresso da svariati mesi, da parte nostra, è un fatto che abbiamo apprezzato e guardato con molta attenzione. Per questo, sentiamo il dovere umanamente e politicamente di esprimergli la nostra solidarietà”.
Ritornando sui fatti di Torino, il presidente della Comunità ebraica romana sottolinea come “l’azione dei contestatori sia il normale epilogo di un percorso che grazie al cielo i cittadini italiani hanno punito severamente e quindi il fatto non ci preoccupa, anche se ci indigna, perchè siamo confortati dal sapere che oggi il Parlamento italiano, sia il nuovo Governo che l’opposizione, è un governo che condivide certi tipi di valori”. Il presidente della comunità ebraica richiama il discorso di ieri di Gianfranco Fini, quando ha parlato di “riconoscere il valore del 25 aprile e per tanti cittadini italiani quello del primo maggio. Un passo importante – aggiunge – per traghettare l’Italia e il partito di centrodestra a un partito conservatore di stile europeo”.
Pacifici ricorda l’importanza di alcuni “temi importanti per il paese”, come per esempio “il rispetto del Patto Atlantico, l’appartenenza alla Nato, l’amicizia con l’America e quello che sta più a cuore alla comunità ebraica, l’amicizia con lo stato e i cittadini di Israele, ma anche il riconoscimento di quelle forze e organizzazioni che anche per la controparte palestinese faticosamente stanno cercando di raggiungere un accordo di pace che possa veder nascere, entro la fine dell’anno, uno stato palestinese democratico a fianco di uno stato di Israele sicuro e con confini riconosciuti. Un traguardo – ha concluso Pacifici – che solo con la volontà di tutto il paese e di tutta l’Europa si può raggiungere isolando gli estremismi, rappresentati da Hamas nei territori palestinesi, e in Italia da quelli che a Torino hanno compiuto questi gesti di vandalismo”.
(Alice News, 1 maggio 2008 )