Torino: convegno anti-Fiera con Ramadan, università sotto accusa
La polemica – A Scienze Politiche confronto sulla “pulizia etnica in Palestina”. L’associazione Italia-Israele al rettore: “date voce all’intolleranza”
ROMA — È di nuovo polemica sulla Fiera del Libro che si aprirà giovedì prossimo a Torino. Al centro, il contro- convegno organizzato, lunedì e martedì all’Università, dai fautori del boicottaggio della manifestazione culturale del Lingotto per protestare contro il Paese ospite, Israele. Il titolo dell’evento antiisraeliano, costruito da Free Palestine e ospitato a Scienze politiche, è già di per sé un programma: si discute delle «democrazie occidentali e la pulizia etnica in Palestina» praticata, sostengono gli organizzatori, da Israele.
Ma è la presenza di un personaggio controverso come Tariq Ramadan, che non solo è il promotore del boicottaggio insieme a intellettuali come Gianni Vattimo ma è anche unanimemente riconosciuto come uno dei più importanti ideologi dell’islamismo fondamentalista molto vicino ad Hamas, a scatenare la protesta israeliana.
Ieri l’associazione Italia-Israele ha scritto al rettore dell’Università Ezio Pellizzetti: «Stupisce — scrive il vicepresidente Emanuel Segre Amar — che un’Università fortemente impegnata nel processo di dialogo tra israeliani e palestinesi abbia accettato di essere la sede di un evento che esprime fin dal titolo una posizione massimalista e aggressiva nei confronti dello Stato d’Israele. Ospitando Ramadan, già giudicato “indesiderabile” da diversi atenei, come quello di Bologna, l’Università di Torino dà voce a un messaggio di estrema violenza e intolleranza politica e culturale».
E intanto è proprio uno degli attivisti più impegnati nel boicottaggio di Israele, Gianni Vattimo, a far litigare ferocemente due giornalisti che saranno tra i protagonisti della Fiera: Fiamma Nirenstein e Gad Lerner. Il casus belli è l’ultima puntata dell’Infedele condotto da Lerner in cui Vattimo dà della fascista alla neo deputata del Pdl («e lo trovo un complimento perché è molto peggio»).
La Nirenstein, che accusa Lerner di non averla difesa o di non aver almeno spiegato che cosa stesse succedendo, ha annullato un incontro della Fiera in cui insieme a Lerner avrebbe dovuto presentare un libro del demografo dell’Università ebraica di Gerusalemme Sergio Della Pergola: «Sarò all’inaugurazione, ma non intendo sedermi con chi non reagisce a casa sua alla peggiore delle diffamazioni gratuite nei miei confronti, oltretutto da parte di una persona notoriamente squilibrata sull’argomento mediorientale». Lerner non parla e risponde con la trascrizione della sua replica a Vattimo. Ma la presenza della Nirenstein è definitivamente annullata.
Gianna Fregonara
(Fonte: Corriere della Sera, 3 Maggio 2008 )
#1aldo
Non capisco come l’Europa dia così tanta evidenza a dei supposti intellettuali islamici che vengono a fare lezioni di paranoia (di cui sono affetti) su eventi come quelli di palestina. Lo squallore umano di individui come Ramadan dovrebbe trovare solo commiserazione, invece li si ascolta e non gli si dice che gli europei, soprattutto noi italiani e i tedeschi abbiamo avuto milioni di profughi che non vanno a mettere bombe sugli autobus dei bambini slavi o polacchi, che non vivono della carità internazionale, ma si sono rimboccati le maniche e si sono rifatti una vita. Questa gente come Ramadan possono andare a parlare ai beduini del deserto non qui, che ci fanno solo pietà per la loro ipocrisia.
#2Daniele Coppin
Il problema, caro Aldo, è che l’antisemitismo ha continuato a covare in tutti questi anni in cui, a seguito dell’Olocausto, era stato giustamente considerato per l’abiezione che rappresenta. Oggi, i pronipoti degli antisemiti di una volta si ripresentano sotto altre bandiere ma sempre con lo stesso odio e, per giunta, sostenuti da personaggi e partiti politici che cercano consensi cavalcando gli argomenti dell’antisemitismo.
#3Francesca
Quello mi basterebbe è che con Ramadn ci fosse anche qualcuno che la pensa al contrario di lui per intavolare un vero dibattito! Se lo lasciamo parlare da solo faremo solo il gioco suo e di tutti coloro che odiano Israele e che vorrebbero che sparisse.