Il caso – Il patron dell’evento al Tg5: è un simbolo
Priebke giurato al concorso per miss
Le comunità ebraiche: speculazione cinica. L’ex capitano delle Ss: l’invito non mi imbàrazza, vorrei andare alla manifestazione, ma non credo lo farò
ROMA – Erich Priebke presidente della giuria in un concorso di bellezza. Sembra uno scherzo di cattivo gusto ed invece è una notizia, vera, raccontata ieri sera dal Tg5. L’ex capitano delle SS — condannato per la strage delle Fosse Ardeatine, 335 morti — è stato invitato per la finale di una gara di miss che si terrà a settembre. Nome e luogo sono stati volutamente omessi dal servizio, firmato da Pierangelo Maurizio.
«Abbiamo raccontato questa storia — spiega il direttore del Tg5, Clemente J Mimun — ma allo stesso tempo evitato di fare pubblicità ad un’iniziativa come minimo di pessimo gusto». Pubblicità: probabilmente proprio questo cercava l’organizzatore del concorso che per l’edizione dell’anno scorso, la settima, aveva chiamato Fabrizio Corona.
«Abbiamo invitato Priebke spiega l’organizzatore del concorso, intervistato dal Tg5 — perché ha un valore simbolico. Perché nonostante tutti i trattati internazionali prevedano l’umanizzazione deUa pena, questo signore di 95 anni rischia di passare gli ultimi giorni della sua vita in carcere». In realtà Priebke non è in carcere. Arrestato nel 1995 dopo essersi nascosto per 40 anni in Argentina, l’ex capitano delle SS è stato condannato all’ergastolo. Ma, proprio a causa della sua età, gli sono stati concessi gli arresti domiciliari. Sempre intervistato dal Tgs, un sorridente Priebke è sembrato più che interessato alla proposta. «Non avrei nessun imbarazzo a partecipare —ha detto — e mi piacerebbe ritornare per un giorno alla vita normale. Sono il detenuto più anziano del mondo». Per sedere sulla poltrona di presidente della giuria, Priebke dovrebbe però chiedere un permesso al magistrato di sorveglianza. La domanda non è stata ancora presentata e lo stesso Priebke non è ottimista: «Alla fine non credo che andrò».
Renzo Gattegna, presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche, quasi non riesce a crederci «Chi è stato condannato all’ergastolo per crimini di guerra, e sta usufruendo di misure di clemenza legate all’eta, dovrebbe evitare qualsiasi forma di esibizionismo e pubblicità sulla propria persona. Non lo dico per accanimento ma non si può ignorare che non hai mai espresso alcun pentimento per i delitti commessi». E degli organizzatori cosa pensa? «Speculare sulla macabra notorietà di un criminale di guerra sta proprio all’opposto di un concorso di bellezza. E a questo si aggiunge il cinismo di non considerare mai ll dolore dei familiari delle vittime».
(Fonte: Corriere della Sera, 10 Maggio 2008 )
#1edmondodantes
Apatia portami via.
#2SERGENTE
Senza alcun condizionamento politico. Priebche era un militare. Chi ha fatto il militare sa cosa vuol dire. chi non l’ha fatto s’informi. La responsabilita’ del massacro della Fosse Ardeatine e tutte le altre fucilazioni sono da addebitare ai Comandi Partigiani, in quanto dopo il famoso (mai pubblicato e taciuto) avviso dei Comandi Tedeschi che ricordavano agli Italiani che da quel momento per ogni tedesco ucciso PRODITORIAMENTE, SAREBBERO STATI FERMATI 10 ITALIANI e fucilati se entro 24 ore non si fosse presentato il colpevole. Ricordiamoci dell’eroe Salvo D’Acquisto. Ora non c’era nessun motivo per eseguire l’operazione di via Rasella. I tedeschi se ne stavano andando e gli americani stavano arrivando. NESSUNO HA MAI SPIEGATO IL VANTAGGIO DI QUELLA DISGRAZIATA OPERAZIONE. VERGOGNOSI E VIGLIACCHI. PRIEBKE E’ INNOCENTE !!!!
#3Focus on Israel
Ah, quindi la colpa fu dei partigiani?! Una teoria interessante….dove l’hai letta? Sul Corriere dei Piccoli?
#4Emiliano
Mi permetto di consigliare al povero Sergente il testo “l’ordine è gia stato eseguito” scritto da Sandro Portelli, editore Donzelli. Tralasciando tutti le possibili obiezioni al suo ragionamento gliene pongo direttamente una. Come già il titolo lascia intuire quel famoso comunicato in fondo recitava la seguente dicitura: L’ordine è già stato eseguito. Credo che basti per smontare il suo meraviglioso argomento.
Saluti
#5V
Sergente, pezzo di merda nazifascista fottuto, devi morire tu e la tua sporca fottuta razza, bastardo
#6Daniele Coppin
Come scrive giustamente Emiliano, la rappresaglia fu comunicata a fucilazioni già eseguite e non annunciata. D’altra parte perché mai i partigiani avrebbero dovuto costituirsi: era in corso una lotta di liberazione dell’Italia occupata dai nazisti Germania.
Le rappresaglie, secondo le convenzioni internazionali, erano consentite, ma le vittime delle stesse non erano gli esecutori o i loro fiancheggiatori, bensì detenuti politici e comuni, cittadini rastrellati per strada, Ebrei. Questo fa di Priebke, Kappler e di tutti gli altri ufficiali resisi responsabili di questi massacri degli assassini.
#7nevevalenti
La rappresaglia è stata annunciata a cose fatte. Lo sanno tutti. Solo i ‘revisionisti’ si sforzano di rigirare ancora le frittate dopo tutti questi anni. Perché?
Poi, con che coraggio e con quale astio che cova da 60 anni dite che quel vecchio signore è innocente!
Siamo nel XX Secolo. Scrollatevi di dosso le ossessioni malsane dei nonni.
#8V267
Si dovrebbe sospendere la pena e rispedirlo in Argentina, confinandolo a Bariloche.
Pretendendo che fosse punito a quella età si è passati dalla ragione al torto. E’ troppo vecchio.
Ci siamo tirati la zappa sui piedi da soli.
V267
#9nevevalenti
Non sono d’accordo. La giustizia è giustizia, anche dopo anni deve avere il suo corso. Nonostante quello che ne pensi il Premier.
#10Caruso Paolo
Il vero è unico scopo dell’attentato di via rasella fu quello di provocare la rappresaglia , la quale avrebbe comunque aumentato l’odio della popolazione contro lì’alleato tedesco .A parte i circa 80 ebrei , che nessuna colpa avevano se non “quella” di essere tali, gli altri fucilati erano tutti criminali resisi responsabili di azioni ostili verso i tedeschi (sabotaggi ,spionaggio ,attentati). A parte questo sappiate che per i medesimi fatti nel 48 il superiore di Priebke e i suoi pari grado furono tutti assolti .Estradandolo processandolo e condannandolo è stato violato inoltre il principio di legalità (art.25 cost.) in quanto i crimini di cui si era macchiato erano ormai prescritti sia in argentina sia in italia ; per questo sono state ad hoc create delle leggi retroattive proibite appunto dalla costituzione.
#11Emiliano
Caro Paolo Caruso,
fammi capire… per te la Resistenza in Italia è dunque riassumibile in “criminali resisi responsabili di azioni ostili verso i tedeschi “? Questo punto di vista, devo dire, è estremamente moderno. Suppongo che sia stato veramente terribile per quei poveri ragazzi tedeschi – e guarda che io provo anche pietà vera per molti di loro – essere così violentemente disturbati nel loro esercizio di pulizia etnica, ideologica e razziale (già perché in carcere ci finiva anche chi semplicemente non la pensava come i fascisti). Suppongo poi che per te la fucilazione sia una pena mite ed equa per “reati” quale il “sabotaggio” della soluzione finale, mentre è veramente indecoroso processare e dare l’ergastolo ad un povero nonnino tedesco, riciclato esperto di bellezza femminile (già, magari proprio quella bellezza della razza ariana che gli era tanto cara negli anni della gioventù). Curioso poi richiamare l’art. 25 della Costituzione: ” Nessuno può essere distolto dal giudice naturale precostituito per legge. Nessuno può essere punito se non in forza di una legge che sia entrata in vigore prima del fatto commesso. Nessuno può essere sottoposto a misure di sicurezza se non nei casi previsti dalla legge.” Fammi capire, chi, se non un giudice italiano è il giudice preposto a decidere su un reato commesso a Roma? Sulla prescrizione NO COMMENT, rimango di sasso di fronte alla povertà di un ragionamento che porta a considerare Priebke colpevole “solamente” della fucilazione di tre civili (compreso un bambino). Se vogliamo guardare al dito anziché alla luna, credo che di criminali di guerra non ne arresteremo mai nessuno.
#12Caruso Paolo
Caro Emiliano ,
parlo di “criminali resisi responsabili di azioni ostili verso i tedeschi ” allo stesso modo in cui avrei parlato di chiunque altro appartenente ad un esercito non regolare avesse attaccato appartenenti ad un esercito regolare (americani, inglesi , repubblichini , badogliani o chicchessia); tanto e vero che a fine guerra fu concessa un amnistia per tutti i reati(crimen appunto) commessi al fine di liberare l’italia dal nazifascismo . Quanto all’articolo 25 io mi rifacevo al 2° comma che tu stesso hai riportato “Nessuno può essere punito se non in forza di una legge che sia entrata in vigore prima del fatto commesso” .Ora , nessuna legge prevedeva come reato i crimini contro l’umanità ne in italia ne in argentina ne altrove .Quindi il giudice precostituito (che aveva tutta la competenza per giudicare Priebke , non ho mai asserito il contrario ) avrebbe dovuto applicare la norma sull’omicidio (575c.p.) con esiti diversi per il procedimento .
Saluti