Israele annuncia di essere in trattative indirette con la Siria
mercoledì, 21 maggio 2008 11.01
GERUSALEMME (Reuters) – Israele ha dichiarato oggi a sorpresa di essere in contatto indiretto con la Siria per negoziare un accordo di pace.
“Le due parti hanno cominciato un dialogo indiretto sotto gli auspici della Turchia”, ha dichiarato in una nota l’ufficio del primo ministro Ehud Olmert. “Le parti hanno dichiarato l’intenzione di condurre le trattative con apertura e senza pregiudizi”.
“Hanno deciso di condurre il dialogo in modo serio e continuato con l’obiettivo di raggiungere una pace completa”, si legge nel comunicato.
In una nota diffusa dal ministero degli Esteri, la Siria ha confermato di essere impegnata in negoziazioni indirette con Israele attraverso la mediazione di Ankara.
Damasco condivide con Israele il confine meridionale segnato dalle alture del Golan, un territorio conquistato dall’esercito ebreo durante la guerra dei sei giorni nel 1967 e divenuto uno dei principali ostacoli ad un accordo di pace.
Israele e Siria si sono parlati per l’ultima volta negli Stati Uniti nel 2000, ma il tentativo di dialogo collassò proprio per l’impossibilità di raggiungere un accordo sul destino delle alture del Golan.
L’annuncio dell’apertura di un dialogo fra Siria e Israele arriva in un momento delicato per il premier israeliano: venerdì, Olmert sarà infatti interrogato per la seconda volta dalla polizia nell’ambito di un’inchiesta che lo vede sospettato di aver ricevuto delle tangenti.
“Ci stanno lavorando da un po’ di tempo”, ha detto un funzionario israeliano che ha chiesto di rimanere anonimo, riferendosi ai negoziati con la Siria. “Tutto è cominciato l’anno scorso durante una visita del primo ministro in Turchia, e ora sta dando i suoi frutti”, ha aggiunto il funzionario.
Secondo fonti del governo israeliano, la ripresa del processo di pace tra i due paesi non avverrà a spese dei negoziati con i palestinesi per la creazione di un loro stato.
Olmert è impegnato anche in trattative di pace con i palestinesi e gli Stati Uniti sperano che i negoziati fra le due parti possano sfociare nella creazione di una stato palestinese indipendente entro la fine di quest’anno.