Israele – 60 anni: For the record

 
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22 maggio 2008
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Israele – 60 anni: For the record

NES n. 5, anno 20 – maggio 2008

Il sessantesimo anniversario dell’indipendenza di Israele è stato “celebrato” anche in questo modo:

9.04 – TV Al-Aqsa (Hamas), ministro della cultura di Hamas ‘Atallah Abu Al-Subh: “I Protocolli dei Savi di Sion costituiscono la fede che alberga nel cuore di ogni ebreo. Tutto ciò che vediamo nel mondo arabo e nel resto del mondo – la malvagità degli ebrei, i loro inganni, le loro furbizie, il loro bellicismo, il loro controllo del mondo, il loro disprezzo per tutti i popoli del mondo che loro considerano animali, scarafaggi, lucertole, serpenti, vermi schifosi da calpestare – tutte queste cose gli ebrei le dicono nei Protocolli”.

9.04 – TV libanese NBN, ambasciatore dell’Autorità Palestinese in Libano Abbas Zaki: “L’Olp non ha mai cambiato di una virgola il suo programma politico. Alla luce della debolezza della nazione araba e del controllo americano sul mondo, l’Olp ha deciso di procedere per fasi, senza cambiare i propri obiettivi strategici. Quando l’ideologia d’Israele inizierà a crollare e noi prenderemo Gerusalemme, l’ideologia d’Israele crollerà del tutto e noi, col volere di Allah, inizieremo a realizzare il nostro programma ideologico e li cacceremo fuori da tutta la Palestina”.

16.04 – La Medaglia d’Onore Al-Quds, massima onorificenza conferita dall’Olp, è stata attribuita a Ahlam Tamimi, detenuta in Israele per aver aiutato il terrorista che si fece esplodere nel ristornate Sbarro di Gerusalemme il 9 agosto 2001 (15 morti, fra cui sei bambini), e a Amra Muna, detenuta per aver adescato via internet l’adolescente israeliano Ophir Rahum e averlo attirato il 17 gennaio 2001 a Ramallah dove l’ha consegnato a un gruppo di terroristi Tanzim (Fatah) che lo hanno assassinato. Solo dopo la denuncia della stampa israeliana, Mahmoud Abbas (Abu Mazen) blocca la consegna delle medaglie.

18.04 – Documentario della TV Al Aqsa (Hamas): “I satanici ebrei escogitarono un malvagio complotto per sbarazzarsi di disabili ed handicappati con modalità cervellotiche e criminali”. Amin Dabur, capo del Centro Palestinese di Ricerche Strategiche: “L’Olocausto è tutta una frottola e fa parte di un perfetto show messo in piedi da Ben Gurion. La cifra di sei milioni di vittime ebree è pura propaganda”. Ben Gurion voleva “la gioventù forte ed energica e tutti gli altri – i disabili, gli handicappati – vennero mandati a morire, ammesso che ciò possa essere storicamente dimostrato. Furono mandati a morire dagli ebrei, affinché ci fosse un Olocausto e Israele potesse approfittarne per avere la simpatia del mondo”.

19.04 – TV Al-Hiwar (emittente araba da Londra), ministro della cultura siriano Riyad Na’san Al-Agha: “Sono d’accordo che si metta sotto processo chiunque condanna la resistenza [Hezbollah], chiunque prende parte al grande piano sul Medio Oriente con cui gli Stati Uniti controllano la nostra nazione [araba], chiunque mette in dubbio l’identità di questa nostra nazione. Quelli che vogliono [relazioni con Israele], Allah non voglia, dovranno sbarazzarsi di me e di molti altri come me. È il nostro destino, stiamo parlando di un conflitto eterno, [ma] sono ottimista che entro dieci anni Israele sarà giunto alla fine”.

26.04 – TV Al-Jazeera, capo del politburo di Hamas Khaled Mashaal: “La tregua è una tattica nella conduzione della lotta: è normale, per un movimento di lotta armata, in certi momenti intensificare [gli attacchi], in altri tirarsi indietro. È così che deve essere condotta la battaglia, e Hamas sa come farlo. Nel 2003 ci fu un cessate-il fuoco e poi le operazioni sono riprese”.

30.04 – Leader di Hamas Mahmoud A-Zahar: “Il popolo palestinese dispone di duecentomila persone pronte a suicidarsi, a morire come martiri facendosi esplodere insieme ai sionisti”.

2.05 – TV Al-Aqsa (Hamas), programma per bambini “Al-Mutamyazoon”: “Persevereremo e torneremo alla nostra terra, col volere di Allah. Torneremo a Giaffa, ad Acri, a Lidda, a Ramle e ad Ashdod. Torneremo in tutte queste città, a Haifa, a Tiberiade e a Tel Rabi’a, che i sionisti hanno rinominato Tel Aviv. Torneremo alla nostra terra quando saremo uniti, quando aderiremo alla nostra fede e al Corano. Uniamoci e torniamo domani al nostro paese da vittoriosi”.

4.05 – Durante un convegno in Danimarca, il leader del movimento islamico israeliano Raed Salah ha sollecita i palestinesi residenti in Europa ad esercitare il “diritto al ritorno” (all’interno di Israele): “Siamo venuti a portarvi questo messaggio di aspirazione per ogni granello di sabbia della Galilea, del Negev, della piana costiera, di Gerusalemme”.

8.05 – Ministro della cultura egiziano Farouk Hosni (candidato alla segreteria generale dell’Unesco) durante un convegno al parlamento del Cairo: “Brucerei io stesso i libri israeliani, se li trovassi nelle biblioteche egiziane”.

9.05 – TV Al-Aqsa (Hamas), programma per bambini “I pionieri di domani”: “Vivevamo nel posto più bello della Palestina, a Tel Al-Rabi’ [“collina della primavera”, traduzione dell’ebraico Tel Aviv]. Che posto stupendo! I sionisti e gli ebrei hanno ebraicizzato il nome in Tel Aviv, ma era Tel Al-Rabi’ da generazioni, sulla terra di Palestina, vicino a Giaffa. Io lo so, ho i documenti, ho anche la chiave. È terra nostra: i campi, gli alberi, le case”. [Tel Aviv venne fondata nell’aprile 1909 da una sessantina di famiglie ebree su dune sabbiose totalmente disabitate, acquistate a nord di Giaffa, come mostrano anche le immagini dell’epoca].

9.05 – Presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad: “Il regime sionista è un cadavere in putrefazione” destinato a scomparire. “L’esistenza dell’entità sionista è messa in discussione ed è sulla via della distruzione”.

11.05 – Nel “racconto della chiave”, film d’animazione realizzato dalla JohaToon (casa di produzione gestita da un gruppo di donne di Gaza legate a Hamas), gli ebrei vengono definiti “nemici della religione e nemici della patria”, e “sacro” viene definito il “diritto al ritorno” dei palestinesi all’interno di Israele. Le autrici sostengono di non essere “politicamente schierate”.

13.05 – TV Al-Jazeera, professore dell’Università di Giordania Ibrahim ‘Alloush: “Coloro che sono riusciti a mandare un martire a Dimona con esplosivo convenzionale dovrebbe considerare come mandare martiri a Dimona e altrove con armi non convenzionali, magari piccole bombe atomiche. Sono favorevole alle operazioni di martirio in Iraq, in Palestina e dovunque vi sia un’occupazione. Esistono prove scientifiche che dimostrano che l’Olocausto è una menzogna”.

15.05 – Leader di Hamas Mahmoud Zahar: “Il diritto al ritorno [all’interno di Israele] è più vicino che mai. Palestinesi e arabi hanno infranto il complesso di superiorità degli ebrei. Lo dico e lo ripeto ora più che mai: non riconosceremo mai Israele. Costruiremo uno stato palestinese su tutte le terre di Palestina. E il sole della libertà incenerirà i sionisti. Io dico loro: sarete sconfitti. Scapperete e noi vi daremo la caccia”.

15.05 – Presidente iraniano Mahmoud Ahmedinejad: Israele è “agonizzante”. “Quei criminali, con i loro festeggiamenti, si illudono di salvare il regime sionista dalla morte. Ma dovrebbero sapere che le nazioni del Medio Oriente odiano quel regime falso e criminale e che, appena si presenterà anche solo la minima occasione, lo distruggeranno”.

16.05 – Messaggio audio di Osama bin Laden: “Continueremo la lotta contro Israele. Finché ci sarà anche un solo vero musulmano sulla terra, non rinunceremo neanche a un centimetro di Palestina”.

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