Il Palestinian Centre for Human Rights denuncia la diffusione degli ‘omicidi d’onore’ nella Striscia di Gaza
GAZA – Martedì 3 giugno, a Rafah, nella Striscia di Gaza, una giovane donna palestinese è stata uccisa dai familiari per “ripristinare l’onore perduto”.
Il delitto è stato condannato dal PCHR, il Palestinian Centre for Human Rights, che ha sede a Gaza. Il Centro si è rivolto all’Autorità Nazionale palestinese e al governo della Striscia di Gaza affinché perseguitino e puniscano gli esecutori dei “delitti d’onore”, una piega che ancora insanguina la Palestina, soprattutto nelle aree più povere e depresse culturalmente.
In un comunicato stampa, il PCHR ha riferito che il cadavere di Khouloud Mohammed al-Najjar, 32 anni, è stato portato all’ospedale Mohammed Yousef al-Najjar di Rafah dopo che la polizia era arrivata nella casa del padre, Mohammed Hussein al-Najjar, nel quartiere al-Brazil, martedì sera.
Il PCHR aggiunge che l’uomo è stato arrestato e interrogato dalla polizia: ha confessato che la figlia è morta dopo essere stata picchiata selvaggiamente da familiari in quanto avrebbe enuto “comportamenti immorali”.
Il Palestinian Centre for Human Rights ha sottolineato la propria preoccupazione per la diffusione degli “omicidi d’onore” in tutta la Palestina occupata e per la mancanza di punizioni inflitte ai colpevoli.
(Infopal, 6 giugno 2008 )