6 anni dopo il fatto, Hamas rivendica la responsabilità di attacchi terroristici
Da un articolo di Ali Waked
Hamas sabato ha rivendicato la responsabilità formale per l’attentato suicida compiuto in un night club di Rishon LeZion nel 2002, in cui morirono 15 persone e decine furono ferite. Hamas ha spiegato che aveva tardato sei anni ad assumersene la responsabilità per “ragioni di sicurezza”. L’ organizzazione ha anche rivendicato una lista di altri attentati.
Un messaggio di Izz al-Din al-Qassam, il braccio militare di Hamas, dichiarava che l’’attentato a Rishon LeZion fu compiuto da un cittadino giordano di nome Nebil Moamar. L’ organizzazione non aveva rivendicato quell’attentato prima di sabato.
Hamas ha anche rivendicato l’attentato terroristico avvenuto su un autobus in Allenby Street a Tel Aviv nel settembre 2002, in cui persero la vita cinque persone e inoltre gli attentati falliti sulla ferrovia a Lod e contro un camion nel Pi-Gliloth Petrolium Terminal. L’ organizzazione ha anche annunciato di essere stata responsabile di attacchi a fuoco nella zona degli insediamenti di Beit Hagai e Gush Etzion.
Hamas concludeva il messaggio dichiarando, “Le nostre cellule nella West Bank sono in ordine e pronte ad attaccare il nemico al momento e nel luogo ritenuti corretti, in risposta ai crimini del nemico.”
Fonti palestinesi ritengono che Hamas abbia inviato il messaggio per ammonire Israele che, nel caso che l’accordo di cessate il fuoco non funzionasse, gli operativi dell’organizzazione sarebbero di nuovo in grado di compiere attentati terroristici in tutto il paese.
(Da: YneNews, 9.06.08 )