Nazismo: caso Asner, tribunale Klagenfurt nega copertura
(ANSA) – 17:50 -Vienna, 18 giu – Nella polemica sull’estradizione in Croazia dell’ex criminale di guerra croato Milivoj Asner, di 95 anni, residente da anni in Carinzia (Austria meridionale), il tribunale di Klagenfurt ha respinto le accuse mosse da un tabloid britannico di “proteggere i criminali nazisti”. Nei giorni scorsi il ‘Sun’ aveva pubblicato foto di Asner in giro con la moglie per la città o mentre seguiva le partite di Euro 2008 in tv sulla terrazza di un caffé con altri tifosi. L’ estradizione di Asner in Croazia, dove è ricercato per crimini contro serbi, ebrei, rom sotto il regime degli Ustascià alleato dei nazisti, è stata respinta finora sulla base di attestati psichiatrici austriaci che lo dichiaravano non in possesso delle sue facoltà mentali, e quindi inabile a sostenere un processo.
“Contesto che noi proteggiamo presunti criminali nazisti”, ha protestato il giudice di Klagenfurt Manfred Herrnhofer, vice presidente dell’associazione dei magistrati austriaci. “L’ Austria è uno stato di diritto, non è Guantanamo, non rinunciamo ai nostri principi per calcolo politico”, ha detto.
Sulla vicenda ha fatto sentire la sua voce anche il governatore del Land, Joerg Haider, che in dichiarazioni oggi al quotidiano ‘der Standard’, ha detto che gli Asner sono “una famiglia simpatica, stimiamo molto questa famiglia”.
Asner si trova al quarto posto della lista dei criminali di guerra più ricercati del centro Simon Wiesenthal. Durante la seconda guerra mondiale era capo della polizia nella città croata di Pozega, dove si è reso verosimilmente responsabile di crimini contro civili, deportazioni nei campi di concentramento nazisti, espulsioni e furti. Con l’arrivo del comunismo in Jugoslavia riparò in Austria dove acquisì nel 1946 la cittadinanza austriaca. Con l’indipendenza della Croazia nel 1991 ha preso la cittadinanza croata e perso quella austriaca. Come possibile sblocco del caso, la giustizia austriaca sta prendendo in considerazione l’ipotesi di ingaggiare esperti stranieri per verificare gli attestati di incapacità di intendere e di volere rilasciati da quelli austriaci.