UN “peacekeepers” salute terrorists
U.N. soldiers salute as a tractor-trailer loaded with coffins of nearly 200 Lebanese and Palestinian fighters and bearing the picture of slain Hezbollah top leader Imad Mughniyeh, right, arrives in the southern city of Tyre, Lebanon, Thursday, July 17, 2008.
These look like the kinds of people who will zealously hold Hezbollah to every provision of UN Resolution 1701, don’t they?
#1Giulia
grazie per la visita che ricambio con piacere..credo che il senso vero sia quello espresso, conoscere meglio la “rete che fa rete” per cambiare (ci prova) il mondo.
Grazie. tornerò a trovarti.
Giulia
#2Piero P.
Alla sua prima apparizione la foto ha lasciato anche me perplesso. Tuttavia, razionalmente, non si può negare che sia legittimo, e in qualche misura doveroso, il rispetto che si mostra al passaggio delle salme. Anche se si tratta di terroristi. Diverso è il discorso sulle attività dell’UNIFIL in Libano che non dovrebbero né limitarsi a guardare né permettere il transito di armi dalla Siria a Hezbollah. In questo caso è la loro “non azione” che deve essere condannata in continuazione. Magari facendo pressioni anche sui governi dai quali quelle forze dipendono.
#3newmediologo
Ma scusate.. Ma dopo Srebrenica ci si stupisce ancora che i caschi blu facciano del non-fare il loro modus operandi..? Per quanto riguarda il saluto non mi scandalizzerei dato che un comportamento contrario avrebbe avuto probabilmente conseguenze negative..
#4esperimento
Io vorrei tanto sapere se lo stesso discorso di rispetto delle salme venisse fatto nell’ipotesi di passaggio della bara di Mussolini, di un mafioso, o di un autore di stragi italiane (Piazza Fontana, Stazione di Bologna, ecc. ecc.)