M.O.. Betancourt lancia campagna per liberazione Gilad Shalit
“Tutto il mondo deve mobilitarsi” per il soldato israeliano
Roma, 10 set. (Apcom) – Ingrid Betancourt lancia una campagna per la liberazione di Gilad Shalit, il giovane soldato israeliano rapito nel giugno 2006 da estremisti palestinesi vicini ad Hamas. “La gente di tutto il mondo deve mobilitarsi per il rilascio di Gilad Shalit”.
Se adottiamo la globalizzazione per gli obiettivi finanziari, anche la lotta per la liberazione delle persone rapite deve essere globale”, ha detto allo Yedioth Ahronoth l’esponente politica franco-colombiana, rimasta ostaggio dei ribelli delle Farc per quasi sette anni, e liberata dall’esercito colombiano lo scorso luglio.
“Se la gente di tutto il mondo si adopererà per la liberazione di Gilad Shalit, lui sarà liberato”, ha aggiunto Betancourt. “Il suo caso ci riguarda tutti. Capisco quello che sta passando la famiglia di Gilad. Molta gente esprime la sua solidarietà, senza realmente capire cosa passano i familiari di una persona sequestrata”, ha affermato ancora l’ex ostaggio delle Farc, diventata un simbolo della libertà, che ieri al Palazzo di Vetro di New York ha partecipato a un forum insieme ad altre vittime del terrorismo.
Il caporale Shalit, 22 anni, è stato rapito il 25 giugno 2006 da miliziani palestinesi vicini ad Hamas, in un raid al confine tra Israele e la Striscia di Gaza. Il governo israeliano sta attualmente conducendo una difficile trattativa con Hamas, attraverso la mediazione dell’Egitto, per trovare un’intesa su uno scambio di prigionieri. E’ di ieri la notizia che Israele ha stilato una lista di 450 detenuti palestinesi che potrebbe scarcerare in cambio della liberazione del soldato. Se il governo nei prossimi giorni darà il via libera, la lista sarà consegnata agli egiziani, che la presenteranno ad Hamas.
#1Piero P.
… e Hamas continuerà ad alzare la posta: ora i prigionieri ‘richiesti’ sono arrivati a quota 1000 e viaggiano verso i 1500. Difficile ‘parlare’, non dico trattare, con individui simili. Resta solo la speranza, anche se molto tenue, purtroppo. Personalmente mi amgoscia il pensiero di quanto è accaduto per ‘lo scambio’ effettuato con Hezbollah…
#2Focus on Israel
Come ti capisco! L’altro giorno stavo guardando la prima pagina di un Resto del Carlino vecchio e c’era il titolo: “Scambio di prigionieri al confine tra Libano e Israele”….nessun riferimento al fatto che quei maledetti assassini abbiano consegnato solo dei cadaveri o dei resti umani….
#3esperimento
Speriamo che almeno lei venga ascoltata!!!