MO/ Betlemme, forte tensione dopo scontri per penuria acqua
Dietro le proteste contro Fayyad la mano di Hamas
Betlemme, 11 set. (Apcom) – Una atmosfera di forte tensione regna oggi a Betlemme e nei campi profughi vicini dopo i violenti scontri, che hanno causato il ferimento grave di una persona, divampati ieri sera tra la polizia palestinese e centinaia di dimostranti che chiedevano misure concrete contro il blocco della distribuzione dell’ acqua che penalizza gran parte della citta’ da alcune settimane.
La polizia, che ieri sera ha fatto uso di candelotti lacrimogeni e di proiettili di gomma per disperdere i manifestanti, oggi presidia con ingenti forze la zona tra Betlemme e il campo profughi di Aida dove si sono registrati gli incidenti piu’ gravi.
Il premier Fayyad ha promesso lo stanziamento di 150mila dollari per riparare la rete idrica e riabilitare un pozzo chiuso da alcuni anni e affermato che fara’ pressioni su Israele affinche’ riprenda la distribuzione nella zona di Betlemme di una quantita’ di acqua sufficiente a soddisfare i bisogni della popolazione. Le sue assicurazioni pero’ non sembrano aver placato la protesta.
Questa estate, a causa delle scarse precipitazioni nel periodo invernale, israeliani e palestinesi stanno facendo i conti con la siccita’. Tuttavia i palestinesi accusano la societa’ israeliana Mekorot, che controlla anche le riserve idriche dei Territori occupati, di aver ridotto massicciamente la distribuzione dell’acqua in varie aree della Cisgiordania in modo da lasciare sostanzialmente inalterata la quota d’acqua destinata ai cittadini israeliani. L’accusa e’ stata respinta dalla Mekorot.
Dietro le violente proteste pero’ potrebbe essersi la mano di Hamas, sospettano ai vertici dell’Autorita’ nazionale palestinese. Il movimento islamico, dicono, avrebbe messo in moto le dimostrazioni in risposta allo sciopero del settore pubblico in corso da giorni a Gaza, in particolare della sanita’, che sarebbe stato orchestrato dal governo di Salam Fayyad e dal partito rivale Fatah.