Paralimpiadi/ Basket Iran abbandona: incontrava Usa e Israele
Ufficialmente squadra lascia “per cambio di orario”
Roma, 13 Settembre 2008 (Ap-Apcom) – La nazionale di basket iraniana, impegnata nella Paralimpiadi di Pechino, non è scesa in campo nella partita dei quarti di finale contro gli Stati Uniti, ritirandosi così dal torneo, perchè non soddisfatta “per il sorteggio e l’orario” del match, secondo la spiegazione fornita dal Comitato internazionale paralimpico.
Gli iraniani hanno spiegato che il ritiro è dovuto al cambio improvviso di orario dell’incontro, e che non ha alcuna motivazione politica. Stati Uniti e Iran non hanno relazioni diplomatiche dal 1979 e l’amministrazione Bush si oppone fermamente al programma atomico iraniano.
La squadra vincente del match avrebbe però dovuto incontrare in semifinale la vincente dell’altro quarto Canada-Israele. Secondo il quotidiano israeliano Haaretz, ci sono voci secondo cui l’Iran avrebbe deciso di non scendere in campo proprio per evitare il rischio di incontrare con la nazionale israeliana.
Ma un delegato della squadra iraniana a Pechino, che ha parlato in condizione di anonimato, ha ribadito che “la principale ragione del ritiro è l’improvviso cambio di orario della partita”.
In alto: il logo delle Paralimpiadi
#1Daniele Coppin
E’ assurdo che nello Sport accadano certe cose senza alcuna conseguenza per i responsabili che, vigliaccamente, accampano scuse per non manifestare i motivi di natura politica alla base del loro rifiuto (cosa che costerebbe loro la squalifica internazionale). Si rifiutano di incontrare Stati Uniti ed Israele ma non hanno il coraggio di assumersi in pieno la responsabilità di quel gesto.
Sarebbe il caso che il CIO, visto il ripetersi di casi analoghi, prendesse provvedimenti adeguati nei confronti degli atleti e delle loro federazioni, magari organizzando gli incontri in modo da farli incontrare proprio con i loro colleghi statunitensi ed israeliani.
#2donnaemadre
Infatti. Guarda, leggendo il titolo, stavo esprimendo persino ammirazione per gli atleti iraniani: abbiamo parlato giusto ieri che sarebbe auspicabile in certi casi che i concorrenti si ritirassero per manifestare la loro disapprovazione politica.
Ma quando leggo che il gesto lo fanno sotto mentite spoglie, accampando scuse, ho veremente un senso di disgusto.