Pio XII. Postulatore causa: Papa attende ravvedimento da ebrei
Padre Molinari: Un gesto concreto da parte di Israele
Città del Vaticano, 18 ott. (Apcom) – Il Papa ancora non sblocca la causa di beatificazione di Pio XII perché attende dal mondo ebraico e israeliano un gesto di “ravvedimento” che cancelli la ‘leggenda nera’ circa i presunti silenzi di Pacelli sulla Shoah: è la spiegazione suggerita dal ‘postulatore’ della causa di beatificazione di Pio XII, padre Paolo Molinari.
“Molti osservatori – spiega il gesuita ad ‘Apcom’ – sono inclini a pensare che il Papa ritardi la firma del decreto delle ‘eroiche virtù’ di Pio XII nella speranza che altri si ravvedano e mettano fine alle falsità su Papa Pacelli. Non sono nella mente del Papa, ma la maggior parte delle persone che seguono la questione pensano che il Santo Padre, che, seguendo l’esempio del suo predecessore, ha fatto di tutto per migliorare i rapporti tra Israele e la Santa Sede, si aspetterebbero anche da parte di Israele un qualche gesto che vada nello steso senso. Qualche atto concreto”, aggiunge il gesuita, che poi ricorda come nel museo della shoah a Gerusalemme, lo ‘Yad Vashem’, la didascalia che accompagna la foto di Pio XII lo accusi di non aver denunciato la persecuzione nazista del popolo ebraico. Una scritta contro la quale il nunzio apostolico presso Israele ha già più volte, vigorosamente protestato. “Sono falsità che fanno orrore”, afferma Molinari. “Loro promettono di cambiare la didascalia ma poi non fanno niente”, aggiunge. “Una tale animosità negativa non favorisce un buon rapporto”.
Il Papa, dunque, attenderebbe un gesto. Per questo motivo, spiega Molinari, nella recente messa per i cinquant’anni dalla morte di Pio XII, Ratzinger – che deve solo apporre la propria firma ad un decreto pontificio per far avanzare la causa di beatificazione – ha pregato “perché prosegua felicemente la causa di beatificazione del Servo di Dio Pio XII”. “Se il Papa prendesse una decisione senza un previo gesto da parte ebraica – prosegue il postulatore – quando poi facesse un viaggio in Israele ci sarebbe magari il rischio che alcuni esaltati facessero manifestazioni per creare disagio”.
Ricevendo, di recente, i membri dell’associazione ‘Pave the way’, inoltre, il Papa ha sottolineato l’impegno di Pacelli a salvare, ancorché discretamente, molti ebrei. “Il Papa – afferma ora padre Molinari – ha spiegato l’impegno di Pio XII per la pace, per la gente sofferente, per gli ebrei, contrariamente alle falsità che alcuni, sottolineo, alcuni ebrei che odiano la Chiesa continuano ad insegnare anche nelle sinagoghe, come ad esempio la storia che nostro signore Gesù Cristo sarebbe nato da un rapporto tra un soldato romano e una prostituta”. Contro Pio XII, poi, vi sono accuse che traggono origine anche “in ambienti estremisti legati al comunismo” (“Dietro la legenda nera c’è anche il Kgb”, spiega Molinari), e “anche in seno alla Chiesa vi sono certi sessantottini che non amano Pio XII perché seppe prendere posizione molto chiaramente contro il nazismo e il comunismo”. E invece, d’altro canto, “anche alcuni rabbini difendono la figura di Pio XII”.
Il dossier della beatificazione di Pacelli giace da mesi sul tavolo del Papa. Dall’otto maggio del 2007, per la precisione, quando un collegio di vescovi e cardinali della Congregazione per le cause dei Santi gli ha notificato il proprio ‘ok’ all’avvio della causa. Prima di loro, come vuole la procedura, un gruppo di storici, prima, e di teologi, poi, avevano espresso il loro avallo alla ‘positio’ di oltre tremila pagine preparata dai padri gesuiti Paolo Molinari e Peter Gumpel, rispettivamente postulatore e relatore della causa di beatificazione. Dopo l’ultimo giudizio del dicastero vaticano spetta al Papa, ora, firmare il decreto che certifica le ‘eroiche virtù’ di Pio XII.
Per chi volesse segnaliamo alcune immagini interessanti dell’epoca…..
#1debora fait
Spero che nessuna pressione al mondo possa far cambiare la didascalia sotto la foto. Faccio una domanda, con tutto il rispetto, solo per curiosita’ “e’ obbligatorio santificare tutti i Papi?”
A parte il silenzio di Pio XII , ha fatto dei miracoli? ha fatto cose di una bonta’ inenarrabile? Perche’ vogliono farlo santo?
#2Monica Vitale
Mi viene da rispondere a Deborah una sola cosa: ci sono popoli che al loro interno possono pescare eroi a piene mani; il “popolo” cristiano, evidentemente, non ha di meglio da offrire.
#3Daniele Coppin
Deborah, lasciamo stare la didascalia che ha poco a che fare con l’atteggiamento di Papa Pacelli nei confronti del nazismo, visto che nel 1929 Hitler non era ancora al potere.
Il punto è un altro. Papa Pio XII non espresse pubblicamente in alcun modo una condanna per ciò che gli Ebrei subivano in Europa per mano dei nazifascisti: questo è un fatto. Se il Vaticano è in possesso di prove di segno contrario le mostri. In mancanza di tali prove resta l’evidenza del “silenzio”. Che poi tale atteggiamento sia dovuto ad eventuali timori per l’incolumità dei cattolici (un pò come accade oggi nei giudizi vaticani su certi regimi islamici), piuttosto che ad una certa condiscendenza nei confronti del nazifascismo, ciò non toglie l’ignavia dell’atteggiamento papalino.