Scontro con l’Onu sul documento preparatorio alla conferenza sul razzismo.
I 27 trovano l’accordo su un documento alternativo. Il ministro Frattini soddisfatto: “E’ ciò che volevamo”
Durban II, la Ue: “Se il testo non cambia ci ritireremo”
BRUXELLES – E’ scontro Ue-Onu sulla conferenza sul razzismo Durban II, prevista per la fine di aprile a Ginevra: se il documento preparatorio non cambierà, l’Unione europea si ritirerà in blocco dai lavori. Lo ha detto oggi il ministro degli Esteri della Repubblica Ceca, Karel Shwarzenberg, al termine del Consiglio Esteri, spiegando: “Daremo dei suggerimenti per modificare il documento di preparazione, ma se esso non sarà modificato ci sarà un forte appello per ritirarsi dalla conferenza”.
Il ministro della Repubblica ceca, presidente di turno della Ue, ha spiegato che oggi, durante la discussione su Durban II in seno al Consiglio, “in molti hanno espresso profondo scetticismo sulla direzione che ha preso la preparazione della conferenza”. Dunque, se le cose non cambieranno, “ci sarà un forte movimento per ritirarsi”, ha concluso.
“Era quello che volevamo”, ha commentato con soddisfazione Franco Frattini. L’Italia ha già annunciato che non avrebbe partecipato alla conferenza sul razzismo – come gli Stati Uniti e l’Olanda – che si svolgerà ad aprile a Ginevra in segno di protesta per “frasi aggressive e antisemite” contenute nella bozza di dichiarazione finale. Un gesto, che, secondo il ministro, ha smosso le acque e ha spinto molti altri Paesi a chiedere un testo radicalmente nuovo. Questo testo è stato poi trovato: lo ha presentato oggi l’Olanda, “un documento molto sintetico, 20-25 paragrafi contro i 250 attuali, che non menziona temi offensivi come approcci antisemiti o limitazioni alla libertà di espressione”, ha spiegato Frattini.
I Ventisette si sono quindi trovati d’accordo su questo documento, ha spiegato il capo della Farnesina, e non voteranno quello originale. “Su questo l’Italia si impegnerà. Se invece il testo proposto dall’Olanda non fosse accettato a Ginevra anche altri paesi si ritireranno dalla conferenza, come Danimarca, Polonia, Estonia, Germania e ovviamente l’Olanda”.
Sono stati i tedeschi a spiegare il merito delle obiezioni europee: “Il documento preparatorio – ha detto il ministro degli Esteri Frank-Walter Steinmeier – per il momento suggerisce che all’ordine del giorno non cia solo il razzismo, ma che la conferenza potrebbe essere sviata, con prese di posizione parziali sul conflitto in Medio Oriente, o con l’obiettivo di condannare alcune posizioni europee o americane a proposito del mondo arabo-musulmano”. I francesi hanno battuto su un tema a loro caro, la libertà d’espressione, insistendo che dai documenti preparatori debbano sparire “riferimenti alla diffamazione delle religioni – ha detto il ministro Bernard Kouchner – perché questo concetto non è compatibile con quelli di libertà d’espressione e di coscienza”, oltre che “ogni stigmatizzazione di Israele in quanto tale”.
#1Emanuel Baroz
Altri Paesi hanno seguito l’Italia. La prima bozza accusava Israele di fare apartheid
Razzismo, la Ue trova un fronte comune
L’Unione potrebbe ritirarsi dalla conferenza Onu di Ginevra se non verrà modificato il testo sul razzismo
BRUXELLES – L’Unione Europea presenterà a Ginevra un nuovo testo, messo a punto dall’Olanda, per la conferenza dell’Onu Durban II. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri, Franco Frattini, a margine del consiglio europeo che ha chiamato a raccolta i ministri degli esteri dei 27 Stati della Ue, rilevando che questa iniziativa potrebbe modificare la posizione italiana che aveva deciso di abbandonare i lavori preparatori della conferenza per alcune frasi «antisemite» contenute nella bozza. In particolare, non erano piaciuti i riferimenti ad Israele e alla politica che Gerusalemme conduce nei territori palestinesi, definita nel testo originario «una violazione dei diritti umani internazionali, un crimine contro l’umanità e una forma contemporanea di apartheid».
L’AUT AUT DELLA UE – La posizione espressa dall’Italia è stata condivisa anche da altri Paesi al punto che Karel Schwarzenberg, il ministro degli esteri della Repubblica Ceca che detiene la presidenza di turno della Ue, ha spiegato che se la prima bozza non verrà ritirata «l’Unione europea si ritirerà». – «Daremo dei suggerimenti per modificare il documento di preparazione di Durban – ha aggiunto Schwarzenberg – ma se esso non sarà modificato ci sarà un forte appello per ritirarsi dalla conferenza. Oggi in consiglio in molti hanno espresso profondo scetticismo sulla direzione che ha preso la preparazione della conferenza».
VENTI PARAGRAFI – Il nuovo documento illustrato dagli olandesi è lungo una ventina di paragrafi e dovrebbe sostituire quello di oltre 250 attualmente in discussione e che ha portato all’astensione dalla partecipazione alla conferenza da parte di Stati Uniti, Canada e, appunto, l’Italia. Il nuovo testo, ha spiegato ancora il ministro Frattini, «non menziona temi offensivi e controversi come approcci antisemiti o limitativi della libertà di espressione». Frattini a Bruxelles ha spiegato che «i colleghi Ue hanno concordato su quel testo, e se diverrà il testo negoziale della conferenza l’Italia sarà pronta a rientrare» nei preparativi della conferenza. Il ministro comunque ha spiegato di non essere «nè sicuro nè ottimista», ma si è detto soddisfatto che «il gesto dell’Italia è quello che più ha smosso le torbide acque del negoziato». Frattini ha sottolineato che alcuni Paesi, oltre all’Italia, come la Danimarca, l’Olanda, l’Estonia, la Polonia, la Germania hanno detto che se non passerà il nuovo testo come base negoziale «si ritireranno prima della conferanza di Ginevra. Per loro è questa la red line europea». Altri invece, ha riferito ancora, «hanno detto di non sapere se abbandoneranno la conferenza o se invece diranno di no». Certo è, ha sottolineato ancora il capo della diplomazia italiana, che «nessuno ha detto di sì al testo attualmente sul tavolo».
16 marzo 2009(ultima modifica: 17 marzo 2009)
http://www.corriere.it/esteri/09_marzo_16/durban_unione_europea_posizione_anti_razzismo_fa3ca570-1248-11de-b45f-00144f02aabc.shtml