RETORICA DELLA MEMORIA E NUOVO ANTISEMITISMO
Quei Giochi senza Israele
IN GIUGNO A PESCARA
Giochi del Mediterraneo senza Gerusalemme: è il nuovo antisemitismo
Sono passati solo pochi mesi dalle molte iniziative che ovunque nel nostro Paese hanno ricordato i settant’ anni delle «leggi razziali» fasciste, eppure l’ Italia sta per discriminare di nuovo degli ebrei sul suo territorio. A voler essere provocatori (ma, in fondo, non più di tanto) si potrebbe sintetizzare proprio in questo modo quel che accadrà a fine giugno a Pescara, dove si terrà la sedicesima edizione dei Giochi del Mediterraneo senza però la partecipazione di Israele in conseguenza di un veto dei Paesi arabi.
Nel 2005 – ha ricordato Gianna Fregonara su questo giornale – la Spagna avanzò la proposta di far partecipare sia gli israeliani sia i palestinesi: una soluzione che, eliminando la discriminazione ai danni di Israele, sembrava anche attuare ciò che sempre si auspica riguardo allo sport, che esso possa unire e non separare i popoli. Ma gli Stati arabi presenti nel Comitato internazionale dei Giochi preferirono lasciar fuori i palestinesi pur di non ammettere gli israeliani.L’ esclusione di questi ultimi esiste fin dalla prima edizione dei Giochi del Mediterraneo, che ebbe luogo nel 1951 ad Alessandria d’ Egitto. Ma ciò non autorizza a considerarla per questo meno grave.
Oltretutto, se l’ esclusione di Israele non rappresenta una novità, è nuova da alcuni anni in qua la nostra sensibilità per il tema dell’ antisemitismo, resa ancora più acuta in Italia dall’ attenzione che riserviamo alle leggi antiebraiche del fascismo. Ma la odierna, diffusa indifferenza con cui ci apprestiamo ad assistere a delle manifestazioni sportive judenfrei sul nostro territorio conferma l’ impressione di chi ha percepito anche qualcosa di retorico e superficiale, in fin dei conti falso, in certe rievocazioni della Shoah, in certe vibranti condanne dell’ antisemitismo che risuonano puntualmente in ogni scuola (e non solo) in occasione della annuale «giornata della memoria».
Condanne e rievocazioni che possono tranquillamente accompagnarsi, appunto, alla disattenzione per quella forma moderna di antisemitismo che è l’ antisionismo, inteso come condanna in blocco di Israele accusato d’ essere uno Stato terrorista e razzista. L’ Italia – ha dichiarato di recente Mario Pescante, nominato dal governo commissario straordinario per l’ organizzazione di Pescara 2009 – non ha alcun potere di far partecipare Israele ai Giochi del Mediterraneo poiché l’ ammissione viene decisa da «una maggioranza qualificata dei 23 Paesi aventi diritto».
In realtà, basta scorrere l’ elenco dei partecipanti ai Giochi per constatare come i Paesi dichiaratamente anti-israeliani vi costituiscano una netta minoranza. Sicché è lecito almeno ipotizzare che una politica più decisa, meno disposta a subire le «ragioni» antisioniste di quella minoranza, qualche risultato forse avrebbe potuto produrlo. È comunque evidente che oggi l’ Italia, Paese ospitante, non potrebbe prendere una decisione come quella, coraggiosa ma in fondo semplice sul piano pratico, assunta di recente dal ministro degli Esteri Frattini, che ha ritirato la nostra partecipazione alla conferenza dell’ Onu sul razzismo (la cosiddetta Durban II) perché questa rischia di avere come suo principale obiettivo la condanna di Israele in quanto Stato «razzista». Tuttavia, limitarsi – come ha fatto il commissario Pescante – all’ auspicio che Israele possa essere ammesso «chissà mai già a Volos», la città greca dove nel 2013 si terranno di nuovo i Giochi, non appare – diciamo la verità – un po’ poco?
Belardelli Giovanni
(Fonte: Corriere della Sera, 16 Marzo 2009, pagg. 1 e 28)
#1marco
Tutti gli amici abruzzesi di Israele stanno organizzando una manifestazione di sostegno alla partecipazione di Israele per sabato 21 marzo 2009.
Vedi anche su:
http://www.abruzzoliberale.it
#2deborah
Temo che i Giochi andranno avanti senza Israele per molti anni ancora. L’odio resiste a tutto. Sono molto contenta che in Italia ci sia qualcuno che protesta.
shalom
#3Emanuel Baroz
Grazie Deborah!
#4Emanuel Baroz
Il COM.IT.ES. Israele condanna l’esclusione di Israele dai Giochi del Mediterraneo, Pescara 26 giugno-6 luglio
E’ ingiustificato il forte rammarico del Presidente del Comitato organizzatore di Pescara 2009, On. Mario Pescante, per l’assenza di due nazioni – Israele e Palestina – ai Giochi del Mediterraneo. Fin dall’inizio dei Giochi, oltre 50 anni fa, Israele e’ stata esclusa a causa del veto e del ricatto dei paesi arabi all’interno del Comitato Internazionale dei Giochi del Mediterraneo, che e’ l’organo ufficiale che invita i diversi paesi a partecipare.
Sarebbe stato sufficiente, e molto piu’ onesto e morale da parte dei paesi favorevoli alla partecipazione di Israele (e poi anche della Palestina) contrapporre un veto incrociato: niente Israele, niente Giochi. E comunque non a casa nostra, in Italia. Una manifestazione con i soli paesi arabi, ma senza le potenze dell’Europa occidentale (Italia, Francia, Spagna) e i forti paesi balcanici (Croazia, Serbia, Grecia), avrebbe perso ogni valore sportivo.
Il problema, chiaramente, non sono “Israele e Palestina che non riescono a parlarsi”. Questo e’ semplicemente falso: Israele e Palestina hanno intavolato numerose trattative, anche se non ancora coronate da successo. Il Presidente Abu Mazen parla con Israele, anche se il Hamas lo contesta. Il vero problema e’ il ricatto dei paesi arabi e la vile acquiescenza della maggioranza degli altri paesi.
Riconosciamo all’amico Ministro degli Esteri Franco Frattini una presa di posizione coraggiosa e trasparente. Ma questo non e’ bastato. La classe dirigente dello sport Italiano e Mediterraneo e’ mancata all’appuntamento, e questo e’ un fallimento imperdonabile.
http://www.politicamentecorretto.com/index.php?news=13520