Quando i bambini egiziani fanno clic scoprono che gli ebrei sono “bestie”
di Costantino Pistilli
Il succo di frutta aiuta a non perdere i capelli, a guarire dall’arteriosclerosi, a prevenire l’influenza. Sono solo alcuni dei consigli che si trovano sul sito Awladna.net, “i nostri bambini”. Un sito egiziano colorato, festoso, allegro che spiega ai bambini qual è il giusto comportamento da tenere in ogni occasione: dai matrimoni al funerale, dai giochi alla scuola, per finire alle preghiere in moschea.
Awladna insegna a usare il computer e offre nozioni di base di storia e geografia. Alcune pagine sono ancora in costruzione, karibn bezn Allah, “saranno pubblicate a breve, con il permesso di Dio”. Ma i giochi e i colori sgargianti, i jingles e la grafica accattivante non sono altro che l’anticamera di contenuti meno innocenti e molto più pericolosi.
Le pagine più inquietanti del sito sono piene di odio e risentimento verso il mondo ebraico. La promessa fatte ai più piccoli è che “nessuno muore, quando muore per Allah, ma vivrà in eterno con Lui”. Ci sono storie, consigli e testimonianze dispensate dai genitori ai lori pargoli, ma anche tra i piccoli amici. Il nemico è sempre quello che a Gaza ha sparato senza pietà su giovani e bambini. Gli ebrei sono dei barbari selvaggi, ostili ai “veri” credenti. Sono bestie che hanno bruciato case, occupato terre, distrutto nazioni e commesso orrendi massacri uccidendo donne, bambini e anziani, tagliandogli acqua, elettricità, viveri e medicine.
I sionisti sono criminali e assassini che hanno espulso i fratelli palestinesi dalle loro case occupando la loro terra. Sentimenti che emergono dalla lettera di Bilal, un bimbo egiziano di 7 anni. Mentre Sameh, un altro piccolo da istruire, viene ammonito a non dimenticare: “i sionisti non sono solo tuoi nemici, ma i nemici di tutta l’umanità”.
(l’Occidentale, 30 aprile 2009)
Nell’immagine in alto: la home page del sito Awladnaa.net