Contesta film israeliano, via Loach
La sua campagna non fa breccia a Melbourne, no a ”ricatti”
(ANSA) – TEL AVIV, 20 LUG – Si e’ risolta in un boomerang per Ken Loach la protesta contro una regista israeliana al festival di Melbourne: si e’ ritirato lui. La polemica era nata dopo che il regista britannico aveva preteso dai responsabili della kermesse di ritirare l’invito rivolto a Tatia Rosenthal, chiamata a parlare di un suo film d’animazione realizzato con contributi pubblici. Ma la rassegna non ha accettato il ‘ricatto’ e a Loach non e’ rimasto che ritirare la propria pellicola, ‘Looking for Eric’.
#1Emanuel Baroz
Ken Loach costretto a ritirarsi dal Festival di Melbourne
21/07/2009 08:07
Si è risolto in un boomerang per Ken Loach, regista britannico e nume tutelare della sinistra radical europea, l’aut-aut contro la regista di un film israeliano che aveva agitato la vigilia del Festival cinematografico di Melbourne. Aut-aut che gli organizzatori della rassegna hanno alla fine respinto costringendo Loach a ritirarsi lui dall’evento, con le pive nel sacco.
A riferire l’epilogo della vicenda, sulla base di notizie rimbalzate dall’Australia, è il giornale progressista israeliano Haaretz.
http://www.filmfilm.it/articolo.asp?idarticolo=4272&from=titolo
#2Emanuel Baroz
Ken Loach diventa censore
21 Luglio 2009
Certe notizie fa male al cuore scriverle. Si può condividere o meno il messaggio di tante pellicole di Ken Loach, ma la sua onestà è innegabile. Non stiamo parlando del classico radical chic che parla di rivoluzione e poi si ritrova con gli amici nelle spiagge di Capalbio. Per questo, la sua recente deriva oltranzista e anti Israele dispiace molto.
I fatti. Dopo aver chiesto (con successo) al festival di Edimburgo di non presentare una pellicola israeliana (come segno di protesta contro la politica di quel Paese), Loach ci ha riprovato con il festival di Melbourne. In questo caso, il problema era un prodotto di animazione firmato da Tatia Rosenthal, chiamato $9.99 e che si dice non sia neanche tenero con le decisioni politiche israeliane.
Nonostante la minaccia di perdere il suo Looking for Eric, il Festival di Melbourne non ha ceduto al ricatto, come riporta oggi La Stampa. La stranezza è che per Loach se un israeliano fa un film critico verso il suo governo deve essere boicottato, ma se qualche regista in Paesi dittatoriali (come l’Iran, per esempio) realizza pellicole che non possono in alcun modo criticare il governo, allora va bene. Tutto molto triste…
http://www.badtaste.it/superbad/2009/07/ken-loach-diventa-censore/