MO: Elezioni del Comitato centrale di Al Fatah, la vecchia guardia va a casa
Gerusalemme, 11 ago (ANSA) – I risultati delle elezioni del Comitato centrale di Al Fatah rivelano un vero e proprio cambio generazionale infatti solo quattro dei 10 membri della ‘vecchia guardia’ sono riusciti a entrare in questo foro. I risultati di maggior rilievo sono l’ elezione del popolare esponente del Fatah in Cisgiordania, Marwan Barghuti, che avrebbe ottenuto un gran numero di voti. Barghuti, che si dichiara innocente, sta scontando in Israele una condanna a cinque ergastoli dopo essere stato giudicato colpevole di attività terroristiche da un tribunale israeliano. Tra gli altri eletti di rilievo vi sono tre ex capi di servizi di sicurezza, Mohammed Dahlan, ex uomo forte del Fatah a Gaza, Jibril Rajub e Tawfik Tirawi. Pure eletti Nasser al-Kidwa, nipote di Yasser Arafat, storico leader palestinese, Abu Maher (Mohamed Ghneim) che è ritenuto persona molto vicina al presidente palestinese Abu Mazen (Mahmud Abbas).
Il grande perdente è l’anziano ex premier Abu Ala (Ahmed Qrea), tra i protagonisti dei negoziati segreti che nel 1993 a Oslo portarono alla conclusione delle intese israelo-palestinesi, base del successivo processo di pace. Abu Ala aveva condotto fino a pochi mesi fa i negoziati di pace col governo israeliano del premier Ehud Olmert. Tra gli altri perdenti Faruq Kaddumi, nemico degli accordi di Oslo e di un’intesa con Israele, il segretario generale del Fatah a Gaza Zacharia al-Agha e Intisar al-Wazir, moglie di Abu Jihad (Khalil al-Wazir), leader militare del Fatah e braccio destro di Arafat, ucciso da un commando israeliano nel 1988 a Tunisi. I risultati delle votazioni a un altro organo centrale del Fatah, il Consiglio Rivoluzionario sono attesi a fine giornata. Alle votazioni ad ambedue gli organi hanno preso parte oltre duemila delegati, in parte anche giunti da diversi paesi arabi.
#1Emanuel Baroz
MO – Elezioni di Fatah, Abu Ala denuncia brogli elettorali
Gerusalemme, 13 ago (ANSA) – L’ ex premier palestinese Abu Ala (Ahmed Qrea), uno dei maggiori sconfitti nella consultazione elettorale di Al Fatah, afferma di essere stato vittima di brogli nelle elezioni per il rinnovo dei membri del Comitato Centrale. A quanto si è appreso, Abu Ala ha fatto ricorso non solo contro i risultati della votazione, ma anche contro il modo in cui si è svolta. L’ ex-premier ha affermato che non meglio precisati “elementi esterni” hanno influito sui risultati della votazione e che i tre ex capi di servizi di sicurezza palestinesi, Mohammed Dahlan, Jibril Rajub e Tawfik Tirawi, eletti al Comitato Centrale, si sono “coordinati con l’ occupante (israeliano)”. Abu Ala, che fino ad alcuni mesi fa aveva guidato la delegazione palestinese ai negoziati di pace col precedente governo israeliano, ha detto inoltre “di non credere più che sia possibile una soluzione del conflitto con Israele basata sulla formula di due Stati”. Intanto, secondo il quotidiano Yedioth Aharonoth, attiviste del movimento Al Fatah, hanno denunciato la mancata elezione di donne al Comitato Centrale, anche se a quanto pare una sarà poi cooptata. “La nostra – hanno detto – è una società arretrata e maschilista”.
#2Emanuel Baroz
È Barghuti l’uomo di Fatah per combattere i rivali di Hamas
Articolo pubblicato il: 2009-08-11
BETLEMME – Ha il profilo di un assente come Marwan Barghuti, tribuno della seconda intifada tuttora detenuto in un carcere israeliano, la più concreta prospettiva di rinnovamento dei ranghi di Al Fatah. A dirlo sono in molti, a sussurrarlo quasi tutti a Betlemme nella giornata conclusiva del congresso del partito storico della causa palestinese – fondato dal defunto Yasser Arafat e guidato oggi dal presidente moderato dell’Anp, Abu Mazen (Mahmud Abbas) – chiamato al rinnovo, dopo 20 anni, degli organi direttivi. I risultati del voto interno, in realtà, verranno resi noti in queste ore. Ma – fra auspici e scetticismo – la sensazione di un riassetto almeno parziale degli equilibri a favore della generazione dei colonnelli, di cui Barghuti fa parte, appare diffusa. In ballo c’è il rinnovo del Comitato centrale (Cc formato da 18 eletti, dal presidente e quattro membri cooptati) e del Consiglio rivoluzionario (parlamentino di 120 seggi). Barghuti sarebbe l’unico elemento di carisma, a parere di molti dei 2.300 delegati, in grado di tener testa ad Hamas. Abu Mazen, 74 anni, è stato riconfermato alla testa del partito. Sul fronte interno è stata ribadita l’unità del popolo palestinese, e i toni duri la condanna dei rivali di Hamas.
http://www.corriere.com/viewstory.php?storyid=90340