Gaza: Hamas contro insegnamento Olocausto nelle scuole
Gaza – Hamas, il movimento islamico al potere nella striscia di Gaza, ha criticato oggi l’Onu perché, a suo dire, intende introdurre l’insegnamento dell’Olocausto nelle scuole di Gaza gestite dall’Unrwa, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi.
In una lettera inviata a un funzionario dell’Onu, Hamas ha detto di essere contro l’insegnamento dell’Olocausto, definito come “una menzogna inventata dai sionisti”.
Un portavoce dell’ Unrwa, Adnan Abu Hasla, ha detto all’Ansa che nell’attuale programma di studi non è inserito lo studio dell’Olocausto ma non ha commentato l’affermazione di Hamas sull’intenzione di introdurre in un libro di storia per ragazzi di tredici anni un capitalo dedicato allo sterminio di sei milioni di ebrei per mano dei nazisti. “Non vogliamo parlare del futuro”, ha detto.
A quanto si è appreso, inoltre, questa posizione di Hamas è condivisa anche dai comitati pubblici che rappresentano la popolazione palestinese nei campi profughi di Gaza.
I comitati hanno chiesto che sia piuttosto insegnata la Nakba, termine che significa ‘catastrofe’ e che è usato dai palestinesi per indicare che il conflitto che accompagnò la nascita di Israele nel 1948 e che causò la fuga e l’espulsione dalle loro case in Palestina di oltre 700 mila palestinesi. (in verità quasi tutti lasciarono le loro case sotto gli inviti dei propri “fratelli” che assicuravano una vittoria in pochi giorni, ndr)
(Fonte: Ticino News, 30 Agosto 2009)
#1Emanuel Baroz
Gaza, Hamas contro l’Olocausto nei libri di testo. “È una menzogna sionista”
Nei libri di testo per i ragazzi della striscia di Gaza non si deve parlare di Olocausto. Per Hamas, infatti, lo sterminio di 6 milioni di ebrei ad opera dei nazisti durante la seconda guerra mondiale è «una menzogna inventata dai sionisti e propagata dai loro organi si stampa».
Così, il movimento che controlla la striscia di Gaza, ha inviato una lettera all’Unrwa, l’agenzia che si occupa dei profughi palestinesi, chiedendo l’immediata cancellazione di un nuovo libro di storia che conterrebbe un capitolo dedicato all’Olocausto. Un testo destinato a ragazzi di 13 anni.
A rincarare la dose anche un leader spirituale di Hamas, Yunis al-Astal, che ha definito la possibile introduzione del capitolo sull’olocausto «un crimine di guerra». Piuttosto, chiedono i profughi, venga insegnata la Nakba (Catastrofe), termine usato dai palestinesi per indicare che il conflitto che accompagnò la nascita di Israele nel 1948 e che causò la fuga e l’espulsione dalle loro case di oltre 700.000 palestinesi.
Uno dei portavoce dell’Unrwa, Adnan Abu Hasla, ha sottolineato come nell’attuale programma di studi non è inserito lo studio dell’Olocausto senza sbilanciarsi su una possibile introduzione di un capitolo ad esso dedicato.
Israele, intanto, critica l’Urnwa. Per Yoav Sorek direttore de “The Israeli Initiative”, «l’Unrwa dovrebbe essere di sostegno ma è diventata un’entità politica, uno stato nello stato che spende il 70% del suo budget in programmi per l’educazione. L’istruzione è certamente importante ma la priorità dovrebbe essere l’aiuto economico ai profughi».
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