‘Shalom, sono Gilad Shalit’, ecco il testo del video
La traduzione integrale delle parole del soldato israeliano in video per la prima volta dal suo rapimento nel 2006
Tel Aviv, 2 ott. – (Adnkronos) – Apparso in video per la prima volta dal suo rapimento nel 2006, il soldato israeliano Gilad Shalit ha fornito riferimenti temporali oltre a dati e ricordi personali durante i due minuti e 42 secondi di riprese.
Il militare appariva in buona salute, anche se dimagrito e con un’aria più giovane dei suoi 23 anni. Ecco la traduzione integrale delle sue parole:
“Shalom, sono Gilad, figlio di Noam e Aviva Shalit, fratello di Hadass e Yoel, che vivono a Mitzpeh Hila – esordisce il soldato – Il mio numero di carta d’identità è 397029. Oggi è lunedi’ 14 settembre 2009. Come potete vedere ho in mano il quotidiano Felesteen di oggi, 14 settembre 2009, che viene pubblicato a Gaza”.
“Leggo il giornale con l’obiettivo di trovare informazioni su me stesso e sperando di trovare ogni tipo d’informazione sul mio rilascio e un mio pronto ritorno a casa – continua Shalit – Sto sperando e aspettando da lungo tempo il giorno in cui sarò rilasciato e spero che l’attuale governo guidato da Benjamin Netayahu non sprecherà l’opportunita’ di concludere un accordo grazie al quale potrò finalmente realizzare il mio sogno ed essere libero. Voglio mandare i miei saluti alla mia famiglia e dire che voglio bene a tutti loro, mi mancano molto e spero nel giorno in cui li rivedrò”.
“Papa’, Yoel, Hadass (il fratello e la sorella) – dice ancora Shalit – vi ricordate quel giorno in cui siete venuti alla mia base sulle alture del Golan il 31 dicembre 2005 che se non sbaglio è chiamata Hevaya Bet? Abbiamo fatto un giro della base e mi avete fotografato su un tank Merkava e su uno dei vecchi tank all’ingresso della base. Dopo siamo andati al ristorante in uno dei villaggi drusi e lungo la strada ci siamo fatti delle foto con lo sfondo del monte Hermon innevato. Voglio dirvi che sto bene per quanto riguarda la salute e che i mujahidin delle Brigate Qassam (i combattenti del braccio armato di Hamas) mi trattano in maniera eccellente. Grazie mille e arrivederci”.