Batteva bandiera di Antigua e proveniva dall’Iran dopo aver attraversato Yemen e Sudan
La Marina israeliana cattura una nave carica d’armi a largo di Cipro
Il ministro della difesa: «Impedita la consegna di mezzi da combattimento a terroristi»
TEL AVIV – L’intercettazione in alto mare compiuto la scorsa notte in alto mare dalla marina militare israeliana ha impedito la consegna di mezzi da combattimento destinati a «terroristi che agiscono a nord di Israele». Lo ha affermato il ministro della difesa Ehud Barak. Barak ha aggiunto che «si tratta di un ulteriore successo nella lotta incessante contro i tentativi di traffico di armi e di mezzi da combattimento destinati ad elementi terroristi che minacciano la sicurezza di Israele». Secondo i media israeliani, il carico era destinato al partito sciita libanese Hezbollah.
IL PERCORSO – A quanto risulta la nave, che batteva bandiera di Antigua, proveniva dall’Iran. Secondo il sito online di Haaretz è passata dallo Yemen e dal Sudan, quindi ha attraversato il canale di Suez e ha puntato verso Nord. È stata intercettata a 100 miglia marine dalla costa israeliana e costretta a raggiungere il porto di Ashdod, a sud di Tel Aviv, dove viene adesso ispezionata. Un’area del porto è stata chiusa al pubblico. Secondo la radio militare, sotto a un carico di merci civili erano state dissimulate ingenti quantità di mezzi da combattimento che dovevano essere sbarcati in Siria. Il quotidiano Haaretz precisa che mercoledì mattina il premier Benyamin Netanyahu ha convocato a sorpresa il Consiglio di difesa del governo, per aggiornare i ministri sugli ultimi sviluppi della vicenda. Ma la decisione di intercettare la nave, aggiunge il giornale, è stata presa in un forum più ristretto. L’operazione ricorda da vicino il sequestro da parte della marina israeliana, avvenuto nel 2002 nel mar Rosso, della nave Karine A. Partita da Bandar Abbas (Iran), era carica di armi di vario genere e di razzi. Doveva raggiungere, almeno secondo Israele, miliziani fedeli a Yasser Arafat, impegnati allora nella Intifada.
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#1Emanuel Baroz
Medio Oriente
Israele sequestra una nave: “Portava armi ai palestinesi”
TEL AVIV, 4 GENNAIO 2002 – Israele ha annunciato oggi di aver intercettato e sequestrato ieri nel mar Rosso una nave con un carico di 50 tonnellate di armi, in gran parte di fabbricazione iraniana e destinate – secondo lo Stato ebraico – all’Autorità nazionale palestinese (Anp). «Abbiamo preso in considerazione i limiti massimi del possibile, poi li abbiamo estesi ancora un poco»: con un sorriso compiaciuto, l’ammiraglio Yedidia Yaari, comandante della marina militare, ha sottolineato l’audacia dell’azione di un’unità scelta, che è riuscita a impadronirsi della ‘Karine A’, che trasportava 83 casse di armi e munizioni.
In codice, i generali israeliani l’hanno chiamata ‘Operazione Arca di Noè ‘. Il carico della Karine A, ha aggiunto il capo di stato maggiore generale Shaul Mofaz, includeva razzi Katiuscia da 122 e 107 mm di fabbricazione iraniana, mortai, mine, razzi Lau e Sagger, materiale esplosivo, fucili di precisione e altre armi. «Sappiamo per certo – ha aggiunto Mofaz – che la nave appartiene all’Anp, che il suo capitano è un alto ufficiale della Polizia marina palestinese e che membri dell’equipaggio militano nella medesima forza». Il legame «è chiaro e innegabile» ha detto, accusando l’Anp di «doppio gioco».
La conferenza stampa del generale è stata indetta mentre a Ramallah (Cisgiordania) il presidente palestinese Yasser Arafat era a colloquio con Anthony Zinni, l’inviato Usa nella regione. «L’Anp non è affatto coinvolta in questa vicenda» ha assicurato Nabil Abu Rudeina, consigliere di Arafat. «Le accuse israeliane hanno il solo scopo di far fallire la missione di Zinni». Il ministro degli esteri israeliano Shimon Peres ha ribadito che «l’Anp deve decidere una volta per tutte se è a favore o contro il terrorismo».
Peres ha poi accusato l’Iran di «sostenere il terrorismo» e si appresta a chiedere alla comunità internazionale di inserire l’Iran fra i paesi sponsor del terrorismo. Il porto di partenza della ‘Karine A’ non è stato rivelato dall’ammiraglio Yaari, il quale ha precisato che nella notte di mercoledì, dopo aver ricevuto un preavviso molto breve, i membri del commando israeliano sono riusciti a impadronirsi della nave «senza sparare nemmeno un colpo».
L’assalto è avvenuto – ha precisato – in acque internazionali nel mar Rosso circa 250 chilometri a sud di Sharm el Sheikh (Egitto). L’aviazione militare ha fornito aerei da trasporto ed elicotteri da combattimento. «L’equipaggio è stato colto di sorpresa – ha detto Yaari – ma non posso fornire altri dettagli perchè in futuro potremmo dover ricorrere ancora alla stessa tecnica». «Prima di partire i nostri uomini hanno fatto una sola esercitazione. Quando sono entrati in azione, hanno agito ancora meglio».
Yaari ha affermato che le casse di armamenti erano racchiuse in tubi di metallo, legati a loro volta a galleggianti. Un sistema analogo era stato utilizzato dalla ‘Santorini’, una nave libanese catturata nel maggio scorso dalla marina israeliana mentre era diretta verso Gaza, nelle cui acque si accingeva a lanciare armi e munizioni inviate dal ‘Fronte Popolare-Comando Generale’ di Ahmed Jibril.
«Come quantitativo di armi – ha affermato Mofaz – possiamo dire che la ‘Karine A’ equivale a ’50 Santorini’». Israele, ha concluso Mofaz, può tirare un sospiro di sollievo. Se le armi fossero giunte nelle aree autonome palestinesi, le capacità dell’Anp di minacciare le retrovie dello Stato ebraico sarebbero «aumentate subito in maniera drammatica».
http://quotidianonet.ilsole24ore.com/2002/01/04/2879614-Medio-Oriente.shtml
#2lassiebaubau
credo che comunque il comportamento di Obama ai confronti di Israele sia diventato troppo scorretto e profiquo alla Palestina,tutto sa’di difesa alla Palestina,oggi.Obama teme l’Iran ma non per questo non e’ pronto alla difesa della Palestina,e’stato chiaro contro Israele nonostante tutto.Israele come crede di difendersi?
#3Emanuel Baroz
Israele Sequestrata una nave con 500 tonnellate di armi e razzi iraniani per Hezbollah
Tel Aviv C’erano «centinaia di tonnellate di armi» provenienti dall’Iran e destinate al movimento sciita libanese di Hezbollah, a bordo del cargo sequestrato dalla marina israeliana la scorsa notte al largo delle sue coste; lo ha denunciato il numero due della marina da guerra israeliana Rani Ben-Yehuda. A bordo della nave intercettata sono stati scoperti «decine di container con oltre 500 tonnellate di armi e di munizioni», compresi razzi di tipo katiuscia.
Il cargo «Francop», battente bandiera del piccolo Stato caraibico di Antigua, è stato intercettato dalla marina israeliana nella notte tra martedì e ieri, a circa 100 miglia nautiche (180 km) dalle coste dello Stato ebraico. Il commando non ha fatto ricorso alla forza: ha annunciato all’equipaggio che doveva procedere a un’ispezione e non è stata opposta alcuna resistenza. Aperti alcuni container è stato rinvenuto materiale militare dissimulato in carico civile e quindi il comandante ha ordinato il sequestro dell’intera nave. Il cargo successivamente è stato fatto attraccare nel porto israeliano di Ashdod, a sud di Tel Aviv, dove si trova tuttora.
La nave, hanno precisato ancora le fonti israeliane, era transitata in precedenza dall’Egitto ed era diretta in Libano. Le autorità del Cairo di sicuro non erano al corrente del contenuto dei container. La «Francop» è risultata essere di proprietà tedesca. Il suo capitano è invece un cittadino polacco e così pure gran parte dell’equipaggio. Il capitano e i marinai sono risultati estranei alla vicenda e dunque saranno rilasciati appena possibile, assieme alla loro nave.
http://www.ilgiornale.it/esteri/israele_sequestrata_nave_500_tonnellate_armi_e_razzi_iraniani_hezbollah/05-11-2009/articolo-id=396510-page=0-comments=1
#4Emanuel Baroz
05/11/2009 Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha commentato il sequestro del cargo di armi intercettato da parte di Israele mercoledì mattina, affermando che “chi dubitava ancora della volontà dell’Iran di armare i gruppi terroristi ha avuto oggi una prova inequivocabile”. Netanyahu ha chiesto alla comunità internazionale di sostenere Israele nella lotta contro il terrorismo e di adottare misure adeguate contro l’Iran.
05/11/2009 In seguito all’intercettazione da parte di Israele del cargo Francop carico d’armi, il ministro della difesa israeliano Ehud Barak ha detto: “L’Iran, attraverso i suoi emissari Hamas, Hezbollah e altri, attenta al cuore della popolazione civile d’Israele. Ci aspettiamo altri tentativi, che dovremo contrastare ad ogni costo”.
05/11/2009 Il comandante della Marina israeliana, Rani Ben-Yehuda, ha detto che “la quantità di armamenti a bordo della nave intercettata Francop è dieci volte superiore a quella della Karine A” (il cargo d’armi da 4.000 ton dell’Autorità Palestinese, che venne intercettato da Israele nel Mar Rosso il 3 gennaio 2003). Si tratta di centinaia di tonnellate di armi, sufficiente per almeno un mese di combattimenti ad alta intensità di Hezbollah contro le Forze di Difesa israeliane.
05/11/2009 Francop, il cargo pieno di armi battente bandiera di Antigua, era in rotta dall’Egitto alla Siria, via Cipro e Libano, quando un commando della marina israeliana lo ha intercettato alla mezzanotte fra martedì e mercoledì. L’equipaggio non ha opposto resistenza, proclamandosi ignaro della natura del carico della nave. I militari israeliani hanno scoperto missili, razzi, mortai, granate e armi di vario calibro. L’apparato di sicurezza di Israele ritiene che si tratti di armi provenienti dall’Iran e destinate a Hezbollah.
05/11/2009 A proposito della nave carica di armi sequestrata dalla Forze di Difesa israeliane, il presidente israeliano Shimon Peres ha denunciato il fatto che Teheran e Damasco continuano a rafforzare le organizzazioni terroristiche.
(Fonte: Israele.net)