Nonostante sia chiaro a tutti come la morte del terrorista assassino Arafat sia stata “ritardata” perchè i suoi affranti fratelli si stavano scannando per dividersi il bottino accumulato negli anni da quel ladro, in situazioni come queste la leadership palestinese non perde occasione per rinfocolare l’odio della popolazione nei confronti di Israele con menzogne come quelle affermate ieri dal nipote di quel laido mandante di svariati attentati e responsabile della morte di molti innocenti. Eventi come quello di ieri non fanno che confermare la totale responsabilità della leadership palestinese della disperazione e della povertà in cui versa il proprio popolo.
Arafat: nipote, complotto Israele
Nel 5/o anniversario morte del leader: e’ stato avvelenato
(ANSA) – RAMALLAH, 11 NOV – L’ombra di un avvelenamento e di un presunto ruolo d’Israele dietro la fine di Arafat e’ stata riesumata dal nipote dello scomparso.
Nasser al Qidwa, a margine della commemorazione solenne del 5/o anniversario della morte dello storico leader palestinese rilancia la teoria del complotto: ‘Israele e’ responsabile della morte di Arafat, noi restiamo convinti che egli sia stato avvelenato’. Il nipote indica poi l’obiettivo d’uno Stato palestinese come qualcosa di ormai maturo.
#1adriano
Se tanto mi da tanto, la mela non cade lontano dall’albero così il nipote segue degnamente le orme del suo parente, daltronde ogni sacco da la farina che ha!
A volte non riesco a capire se questi palestinesi … ci sono o ci fanno!
#2Emanuel Baroz
Posto qui questo articolo scritto qualche anno fa ma molto chiarificatorio:
L’INTIFADA DEL TERRORE – gli interrogativi più frequenti
1 Cosa ha determinato l’attuale ondata di terrorismo palestinese?
Nello scompiglio che ha travolto il Medio Oriente si è persa di vista una verità semplice ma importante. Gli eventi ai quali abbiamo assistito negli ultimi tre anni sono il risultato di una chiara decisione da parte palestinese di ricorrere alla violenza come strumento politico. La cosiddetta “rivolta” non è altro che il tentativo calcolato e cinico di Arafat di conseguire con la violenza i fini massimali che non è riuscito a raggiungere al tavolo dei negoziati.
È tutta colpa dell’ “occupazione”?
I portavoce palestinesi e arabi affermano con una certa frequenza e insistenza che la recente campagna terroristica palestinese è il risultato della “occupazione” israeliana di Cisgiordania e Gaza, aggiungendo che la violenza cesserà quando cesserà l’”occupazione”.
A dispetto di questa accusa, bisogna ricordare che molte fazioni palestinesi e arabe (quali Hamas e Hizbullah) dichiarano continuamente che anche se Israele si ritirasse completamente dai territori, loro continuerebbero ad attaccare, dal momento che ciò che rifiutano è il diritto stesso di Israele ad esistere.
La premessa di base della posizione palestinese –che l’ ”occupazione” è la causa del terrorismo- è storicamente infondata. Il terrorismo arabo e palestinese contro Israele esisteva prima dell’inizio del controllo israeliano su Cisgiordania e Gaza avvenuto in seguito alla Guerra dei Sei Giorni del 1967, e persino prima della creazione dello Stato d’Israele nel maggio del 1948. Per esempio, esisteva un terrorismo arabo sfrenato durante l’ondata di sommosse anti-ebraiche del 1920-21, del 1929 e del 1936-39 e in molti altri incidenti di violenza araba anti-ebraica verificatisi nel periodo pre-statale.
La campagna di terrorismo palestinese ha subito un’accelerazione alla vigilia del voto della Risoluzione sulla Partizione delle Nazioni Unite, nel novembre del ’47 e ha portato alla invasione araba congiunta del 1978-49 che ha delineato i confini del nuovo Stato di Israele.Dopo la Guerra di Indipendenza, il terrorismo arabo ha allargato il suo raggio di azione. In conclusione, la consueta denuncia araba che il terrorismo palestinese è da imputarsi all’”occupazione” israeliana è niente altro che un vuoto rimbecco, falsificato dai fatti e confutato da un secolo di storia.
La crisi è dovuta ad un “ciclo di violenza”?
Fra l’opinione pubblica si è creato il falso mito secondo cui la crisi mediorientale sarebbe vittima di un inarrestabile e incomprensibile “ciclo di violenza”. A ben vedere, ci sono diversi motivi e prove che inducono a ritenere che non vi sia nessuna dinamica “ciclica”, ma una chiara strategia palestinese volta a seminare terrore indiscriminato tra gli israeliani. Se questo “ciclo di violenza” esistesse veramente, la cessazione di ogni operazione israeliana dovrebbe condurre ad una calma assoluta. Al contrario, i fatti dimostrano che il terrorismo palestinese colpisce senza soluzione di continuità, a prescindere dalle azioni o contromisure delle forze di sicurezza di Israele. Ad esempio nel giugno 2001, in seguito all’attacco suicida in una discoteca di Tel Aviv che causò la morte di oltre venti adolescenti israeliani, il governo non prese alcuna contromisura, nel rispetto del cessate il fuoco unilaterale dichiarato da Sharon. Però dall’altra parte si continuò a colpire. Oggi come allora, il terrorismo palestinese non conosce tregua e agisce indipendentemente dalle mosse israeliane di legittima autodifesa.
Come è alimentata la violenza palestinese?
L’attuale confronto è stato iniziato volutamente e continua ad essere alimentato dalla dirigenza palestinese per sua scelta strategica. Questo era vero al momento dello scoppio della crisi e rimane vero a tutt’oggi. A questo scopo, Yasser Arafat e l’Autorita’ Palestinese:
– hanno usato i media palestinesi ufficiali per incitare la loro gente ad usare la violenza contro Israele e gli israeliani
– hanno autorizzato Tanzim, il braccio armato di Fatah, il partito di Arafat, a sparare agli israeliani con i fucili forniti dall’Autorita’ Palestinese
hanno rilasciato dozzine di terroristi di Hamas e della Jihad Islamica dalle prigioni palestinesi facendo intendere a queste organizzazioni di avere il via libera per lanciare un’abominevole campagna contro innocenti civili israeliani. La politica di Arafat ha perciò portato ad una serie di sanguinosi attacchi terroristici, tra cui esplosioni di autobombe a Gerusalemme e Netanya e imboscate nelle strade per colpire civili nelle loro auto, compresi scuolabus e famiglie.
http://liberaliperisraele.ilcannocchiale.it/2009/11/15/lintifada_del_terrore_gli_inte.html
#3omar
mi fate ribrezzo.. siete testardi continuate a sostenere menzogne inventate da israele che non hanno nessun fondamento.. perchè invece di continuare a postare articoli del cazzo scritti dal primo coglione filo-israeliano non riportate documenti ufficiali? voglio che riportate quello che affermano persone che hanno una certa competenza ed una rigorosa OGGETTIVITÀ. Voi infamate Arafat senza neppure sapere quello che ha fatto e senza conoscere nei minimi dettagli la realtà delle cose e la manipolazione delle informazioni da parte dei media israeliani ed occidentali. Perchè ad esempio non andate a vedere cosa dice Robert Malley, che è un eccellente giurista americano facente parte dell’International Crisis Group, riguardo al trattato di Camp David del 2000 ad esempio. Ma forse voi non sapete neanche che cos’è l’International Crisis Group perchè sostenete israele A PRIORI. Questo è quello che fa tutta la gente come voi, ignoranti di merda che non siete altro, infamate i palestinesi postando articoli di giornalisti acefali senza conoscere nemmeno la situazione.
#4Emanuel Baroz
All’interno del sito potrà trovare vari documenti in cui è piuttosto evidente l’atteggiamento antiebraico ed antisraeliano delle varie leadership palestinesi…non accorgersi di questo vuol dire essere in malafede o essere ottenebrati da un pregiudizio che rende difficile se non impossibile rendersi conto della realtà dei fatti
#5omar
si certo l’atteggiamento antiebraico e antisraeliano..forse per quanto riguarda hamas ti potrei dare ragione ma l’ANP non mi sembra proprio che sia così ostile ad Israele..anzi ne è complice e collaboratrice
#6Emanuel Baroz
nè è complice e collaboratrice?! Ma come si fa a dire una cosa del genere?!
#7omar
(vedi palestine papers) sempre che voi sappiate cosa sono, anzi sono sicurissimo che lo sapete, probabilmente però vi fa comodo non menzionarle
#8Emanuel Baroz
già solo questa tua affermazione dimostra il tuo pregiudizio, perchè naturalmente ne abbiamo parlato…solo che a te fa comodo guardare solamente le cose che ti fanno comodo!
http://www.focusonisrael.org/2011/01/25/documenti-pace-anp-al-jazeera/
#9omar
questo sito l’ho visto da poco sinceramente non sono andato a vedere ogni post che avete fatto, soprattutto perchè, almeno da quei pochi che ho visto, si nota che dite quello che volete.. sulle palestine papers si potrebbe aprire un dibattito lunghissimo.. perchè israele ha finora sostenuto che non vi fosse una volontà dalla parte palestinese ad arrivare a trattati di pace quando in realtà quel che esce da questi documenti ufficiali è tutt’altra storia? l’articolo che mi hai postato non parla minimamente di tutto ciò, si limita solo ad accusare di aver fatto un attentato alcuni esponenti di al fatah mi sembra
#10Emanuel Baroz
era solo per dimostrarti (anche se non ce n’è bisogno e lo ritengo inutile, visto il tuo pregiudizio antisraeliano) che sappiamo cosa sono e ne abbiamo parlato
#11omar
Anche qua naturalmente mi hai cancellato il commento, va bè lo riscrivo senza problemi. Pregiudizio pregiudizio.. sapete solo usare questa parola? Io non pregiudico nessuno, casomai mi sono formato un giudizio dopo che ho osservato quello che è stato fatto per più di 60 anni, sarebbe troppo semplicistico accantonare ogni critica semplicemente identificandola come un pregiudizio. Ma va bè, voi sostenitori di questa politica razzista e inumana, non sapete su che specchi arrampicarvi e quindi dite sempre la stessa cosa: che sono pregiudizi, che è odio antisemita, ecc ecc.. Ritornando alla discussione mi sembra tu non abbia capito. Voi NON avete parlato DEL CONTENUTO delle palestine papers. Avete voluto scrivere che alcuni esponenti di al fatah hanno cercato un attentato, giusto per mettere in prima vista solo gli aspetti negativi dei palestinesi. Ma del contenuto ne parlate?? Non mi sembra proprio.
#12Emanuel Baroz
per la cronaca non ho cancellato (finora) alcun tuo commento
#13Emanuel Baroz
Ne abbiamo parlato tra i commenti….ulteriore dimostrazione che tu non vuoi leggere ma solo accusare!
#14omar
Hahaha! Parlato? Non mi sembra proprio! Cos’hai schiaffato 3 link nei commenti? Però uno che viene in questo sito e, secondo quello che sostieni te, dovrebbe ricavarne un’informazione oggettiva, leggendo l’articolo non capisce niente! Qui allora c’è qualcosa che non quadra! C’è una evidente forma di DISINFORMAZIONE
#15Emanuel Baroz
allora che ce vieni a fà?! Se non ritieni credibile quanto scritto e pensi di essere l’unico che ha la verità rivelata…
#16omar
Se c’è un’informazione scorretta è legittimo contestare? Il fatto che te stesso interrompi il dibattito in questo modo dimostra che delle palestine papers non ne hai voluto parlare perchè ti è troppo scomodo per l’immagine che vuoi fornire sulla questione.
#17Emanuel Baroz
Non ne ho voluto parlare perchè non so se siano vere
#18omar
Se ti fai questi problemi dovresti cancellare questo sito direttamente allora, perchè di cose non vere ce ne sono parecchie. Io penso che non ne hai voluto parlare perchè non vuoi credere che siano vere
#19Emanuel Baroz
questa è una tua supposizione che non ha alcun fondamento reale, ma come già detto tu evidentemente vivi in una realtà virtuale tutta tua
#20omar
Se ti fa comodo pensarlo fai pure con comodo. La conversazione per me si può anche chiudere qui, ti sei già contraddetto abbastanza. Prima sostenevi di averne parlato, poi dici che non ne hai parlato perchè non sapevi se erano vere. Queste tue affermazioni parlano da sè, e lasciano intuire lo scopo di questo sito: la disinformazione.
#21Emanuel Baroz
Ne abbiamo parlato senza approfondire perchè non sappiamo se siano vere. Non vedo la contraddizione, ma ripeto: tu vivi in una realtà virtuale quindi non mi stupisco di nulla ormai!
#22omar
Sei ridicolo
#23Emanuel Baroz
Detto da te lo prendo come un complimento…