Per la leadership palestinese la menzogna è sempre la migliore arma

 
Emanuel Baroz
12 novembre 2009
23 commenti

Nonostante sia chiaro a tutti come la morte del terrorista assassino Arafat sia stata “ritardata” perchè i suoi affranti fratelli si stavano scannando per dividersi il bottino accumulato negli anni da quel ladro, in situazioni come queste la leadership palestinese non perde occasione per rinfocolare l’odio della popolazione nei confronti di Israele con menzogne come quelle affermate ieri dal nipote di quel laido mandante di svariati attentati e responsabile della morte di molti innocenti. Eventi come quello di ieri non fanno che confermare la totale responsabilità della leadership palestinese della disperazione e della povertà in cui versa il proprio popolo.

Arafat: nipote, complotto Israele

Nel 5/o anniversario morte del leader: e’ stato avvelenato

focus on israel arafat(ANSA) – RAMALLAH, 11 NOV – L’ombra di un avvelenamento e di un presunto ruolo d’Israele dietro la fine di Arafat e’ stata riesumata dal nipote dello scomparso.

Nasser al Qidwa, a margine della commemorazione solenne del 5/o anniversario della morte dello storico leader palestinese rilancia la teoria del complotto: ‘Israele e’ responsabile della morte di Arafat, noi restiamo convinti che egli sia stato avvelenato’. Il nipote indica poi l’obiettivo d’uno Stato palestinese come qualcosa di ormai maturo.

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  • #1adriano

    Se tanto mi da tanto, la mela non cade lontano dall’albero così il nipote segue degnamente le orme del suo parente, daltronde ogni sacco da la farina che ha!
    A volte non riesco a capire se questi palestinesi … ci sono o ci fanno!

    12 Nov 2009, 20:52 Rispondi|Quota
  • #2Emanuel Baroz

    Posto qui questo articolo scritto qualche anno fa ma molto chiarificatorio:

    L’INTIFADA DEL TERRORE – gli interrogativi più frequenti

    1 Cosa ha determinato l’attuale ondata di terrorismo palestinese?
    Nello scompiglio che ha travolto il Medio Oriente si è persa di vista una verità semplice ma importante. Gli eventi ai quali abbiamo assistito negli ultimi tre anni sono il risultato di una chiara decisione da parte palestinese di ricorrere alla violenza come strumento politico. La cosiddetta “rivolta” non è altro che il tentativo calcolato e cinico di Arafat di conseguire con la violenza i fini massimali che non è riuscito a raggiungere al tavolo dei negoziati.

    È tutta colpa dell’ “occupazione”?
    I portavoce palestinesi e arabi affermano con una certa frequenza e insistenza che la recente campagna terroristica palestinese è il risultato della “occupazione” israeliana di Cisgiordania e Gaza, aggiungendo che la violenza cesserà quando cesserà l’”occupazione”.

    A dispetto di questa accusa, bisogna ricordare che molte fazioni palestinesi e arabe (quali Hamas e Hizbullah) dichiarano continuamente che anche se Israele si ritirasse completamente dai territori, loro continuerebbero ad attaccare, dal momento che ciò che rifiutano è il diritto stesso di Israele ad esistere.

    La premessa di base della posizione palestinese –che l’ ”occupazione” è la causa del terrorismo- è storicamente infondata. Il terrorismo arabo e palestinese contro Israele esisteva prima dell’inizio del controllo israeliano su Cisgiordania e Gaza avvenuto in seguito alla Guerra dei Sei Giorni del 1967, e persino prima della creazione dello Stato d’Israele nel maggio del 1948. Per esempio, esisteva un terrorismo arabo sfrenato durante l’ondata di sommosse anti-ebraiche del 1920-21, del 1929 e del 1936-39 e in molti altri incidenti di violenza araba anti-ebraica verificatisi nel periodo pre-statale.

    La campagna di terrorismo palestinese ha subito un’accelerazione alla vigilia del voto della Risoluzione sulla Partizione delle Nazioni Unite, nel novembre del ’47 e ha portato alla invasione araba congiunta del 1978-49 che ha delineato i confini del nuovo Stato di Israele.Dopo la Guerra di Indipendenza, il terrorismo arabo ha allargato il suo raggio di azione. In conclusione, la consueta denuncia araba che il terrorismo palestinese è da imputarsi all’”occupazione” israeliana è niente altro che un vuoto rimbecco, falsificato dai fatti e confutato da un secolo di storia.

    La crisi è dovuta ad un “ciclo di violenza”?
    Fra l’opinione pubblica si è creato il falso mito secondo cui la crisi mediorientale sarebbe vittima di un inarrestabile e incomprensibile “ciclo di violenza”. A ben vedere, ci sono diversi motivi e prove che inducono a ritenere che non vi sia nessuna dinamica “ciclica”, ma una chiara strategia palestinese volta a seminare terrore indiscriminato tra gli israeliani. Se questo “ciclo di violenza” esistesse veramente, la cessazione di ogni operazione israeliana dovrebbe condurre ad una calma assoluta. Al contrario, i fatti dimostrano che il terrorismo palestinese colpisce senza soluzione di continuità, a prescindere dalle azioni o contromisure delle forze di sicurezza di Israele. Ad esempio nel giugno 2001, in seguito all’attacco suicida in una discoteca di Tel Aviv che causò la morte di oltre venti adolescenti israeliani, il governo non prese alcuna contromisura, nel rispetto del cessate il fuoco unilaterale dichiarato da Sharon. Però dall’altra parte si continuò a colpire. Oggi come allora, il terrorismo palestinese non conosce tregua e agisce indipendentemente dalle mosse israeliane di legittima autodifesa.

    Come è alimentata la violenza palestinese?
    L’attuale confronto è stato iniziato volutamente e continua ad essere alimentato dalla dirigenza palestinese per sua scelta strategica. Questo era vero al momento dello scoppio della crisi e rimane vero a tutt’oggi. A questo scopo, Yasser Arafat e l’Autorita’ Palestinese:

    – hanno usato i media palestinesi ufficiali per incitare la loro gente ad usare la violenza contro Israele e gli israeliani

    – hanno autorizzato Tanzim, il braccio armato di Fatah, il partito di Arafat, a sparare agli israeliani con i fucili forniti dall’Autorita’ Palestinese
    hanno rilasciato dozzine di terroristi di Hamas e della Jihad Islamica dalle prigioni palestinesi facendo intendere a queste organizzazioni di avere il via libera per lanciare un’abominevole campagna contro innocenti civili israeliani. La politica di Arafat ha perciò portato ad una serie di sanguinosi attacchi terroristici, tra cui esplosioni di autobombe a Gerusalemme e Netanya e imboscate nelle strade per colpire civili nelle loro auto, compresi scuolabus e famiglie.

    http://liberaliperisraele.ilcannocchiale.it/2009/11/15/lintifada_del_terrore_gli_inte.html

    17 Nov 2009, 10:50 Rispondi|Quota
  • #3omar

    mi fate ribrezzo.. siete testardi continuate a sostenere menzogne inventate da israele che non hanno nessun fondamento.. perchè invece di continuare a postare articoli del cazzo scritti dal primo coglione filo-israeliano non riportate documenti ufficiali? voglio che riportate quello che affermano persone che hanno una certa competenza ed una rigorosa OGGETTIVITÀ. Voi infamate Arafat senza neppure sapere quello che ha fatto e senza conoscere nei minimi dettagli la realtà delle cose e la manipolazione delle informazioni da parte dei media israeliani ed occidentali. Perchè ad esempio non andate a vedere cosa dice Robert Malley, che è un eccellente giurista americano facente parte dell’International Crisis Group, riguardo al trattato di Camp David del 2000 ad esempio. Ma forse voi non sapete neanche che cos’è l’International Crisis Group perchè sostenete israele A PRIORI. Questo è quello che fa tutta la gente come voi, ignoranti di merda che non siete altro, infamate i palestinesi postando articoli di giornalisti acefali senza conoscere nemmeno la situazione.

    27 Mar 2011, 16:01 Rispondi|Quota
    • #4Emanuel Baroz

      All’interno del sito potrà trovare vari documenti in cui è piuttosto evidente l’atteggiamento antiebraico ed antisraeliano delle varie leadership palestinesi…non accorgersi di questo vuol dire essere in malafede o essere ottenebrati da un pregiudizio che rende difficile se non impossibile rendersi conto della realtà dei fatti

      27 Mar 2011, 18:53 Rispondi|Quota
  • #5omar

    si certo l’atteggiamento antiebraico e antisraeliano..forse per quanto riguarda hamas ti potrei dare ragione ma l’ANP non mi sembra proprio che sia così ostile ad Israele..anzi ne è complice e collaboratrice

    4 Apr 2011, 14:21 Rispondi|Quota
    • #6Emanuel Baroz

      nè è complice e collaboratrice?! Ma come si fa a dire una cosa del genere?!

      5 Apr 2011, 02:05 Rispondi|Quota
  • #7omar

    (vedi palestine papers) sempre che voi sappiate cosa sono, anzi sono sicurissimo che lo sapete, probabilmente però vi fa comodo non menzionarle

    6 Apr 2011, 20:40 Rispondi|Quota
  • #9omar

    questo sito l’ho visto da poco sinceramente non sono andato a vedere ogni post che avete fatto, soprattutto perchè, almeno da quei pochi che ho visto, si nota che dite quello che volete.. sulle palestine papers si potrebbe aprire un dibattito lunghissimo.. perchè israele ha finora sostenuto che non vi fosse una volontà dalla parte palestinese ad arrivare a trattati di pace quando in realtà quel che esce da questi documenti ufficiali è tutt’altra storia? l’articolo che mi hai postato non parla minimamente di tutto ciò, si limita solo ad accusare di aver fatto un attentato alcuni esponenti di al fatah mi sembra

    8 Apr 2011, 13:59 Rispondi|Quota
    • #10Emanuel Baroz

      era solo per dimostrarti (anche se non ce n’è bisogno e lo ritengo inutile, visto il tuo pregiudizio antisraeliano) che sappiamo cosa sono e ne abbiamo parlato

      12 Apr 2011, 11:31 Rispondi|Quota
  • #11omar

    Anche qua naturalmente mi hai cancellato il commento, va bè lo riscrivo senza problemi. Pregiudizio pregiudizio.. sapete solo usare questa parola? Io non pregiudico nessuno, casomai mi sono formato un giudizio dopo che ho osservato quello che è stato fatto per più di 60 anni, sarebbe troppo semplicistico accantonare ogni critica semplicemente identificandola come un pregiudizio. Ma va bè, voi sostenitori di questa politica razzista e inumana, non sapete su che specchi arrampicarvi e quindi dite sempre la stessa cosa: che sono pregiudizi, che è odio antisemita, ecc ecc.. Ritornando alla discussione mi sembra tu non abbia capito. Voi NON avete parlato DEL CONTENUTO delle palestine papers. Avete voluto scrivere che alcuni esponenti di al fatah hanno cercato un attentato, giusto per mettere in prima vista solo gli aspetti negativi dei palestinesi. Ma del contenuto ne parlate?? Non mi sembra proprio.

    17 Apr 2011, 13:33 Rispondi|Quota
    • #12Emanuel Baroz

      per la cronaca non ho cancellato (finora) alcun tuo commento

      18 Apr 2011, 10:49 Rispondi|Quota
    • #13Emanuel Baroz

      Ne abbiamo parlato tra i commenti….ulteriore dimostrazione che tu non vuoi leggere ma solo accusare!

      18 Apr 2011, 10:49 Rispondi|Quota
  • #14omar

    Hahaha! Parlato? Non mi sembra proprio! Cos’hai schiaffato 3 link nei commenti? Però uno che viene in questo sito e, secondo quello che sostieni te, dovrebbe ricavarne un’informazione oggettiva, leggendo l’articolo non capisce niente! Qui allora c’è qualcosa che non quadra! C’è una evidente forma di DISINFORMAZIONE

    18 Apr 2011, 14:37 Rispondi|Quota
    • #15Emanuel Baroz

      allora che ce vieni a fà?! Se non ritieni credibile quanto scritto e pensi di essere l’unico che ha la verità rivelata…

      18 Apr 2011, 19:07 Rispondi|Quota
  • #16omar

    Se c’è un’informazione scorretta è legittimo contestare? Il fatto che te stesso interrompi il dibattito in questo modo dimostra che delle palestine papers non ne hai voluto parlare perchè ti è troppo scomodo per l’immagine che vuoi fornire sulla questione.

    20 Apr 2011, 16:31 Rispondi|Quota
    • #17Emanuel Baroz

      Non ne ho voluto parlare perchè non so se siano vere

      20 Apr 2011, 21:45 Rispondi|Quota
  • #18omar

    Se ti fai questi problemi dovresti cancellare questo sito direttamente allora, perchè di cose non vere ce ne sono parecchie. Io penso che non ne hai voluto parlare perchè non vuoi credere che siano vere

    21 Apr 2011, 13:53 Rispondi|Quota
    • #19Emanuel Baroz

      questa è una tua supposizione che non ha alcun fondamento reale, ma come già detto tu evidentemente vivi in una realtà virtuale tutta tua

      21 Apr 2011, 18:48 Rispondi|Quota
  • #20omar

    Se ti fa comodo pensarlo fai pure con comodo. La conversazione per me si può anche chiudere qui, ti sei già contraddetto abbastanza. Prima sostenevi di averne parlato, poi dici che non ne hai parlato perchè non sapevi se erano vere. Queste tue affermazioni parlano da sè, e lasciano intuire lo scopo di questo sito: la disinformazione.

    21 Apr 2011, 21:20 Rispondi|Quota
    • #21Emanuel Baroz

      Ne abbiamo parlato senza approfondire perchè non sappiamo se siano vere. Non vedo la contraddizione, ma ripeto: tu vivi in una realtà virtuale quindi non mi stupisco di nulla ormai!

      22 Apr 2011, 16:58 Rispondi|Quota
  • #22omar

    Sei ridicolo

    24 Apr 2011, 14:09 Rispondi|Quota
    • #23Emanuel Baroz

      Detto da te lo prendo come un complimento…

      24 Apr 2011, 19:17 Rispondi|Quota
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