Boicottaggio antisraeliano: quel trascurabile dettaglio….
Da un articolo di Hagai Segal
Il boicottaggio dei sedicenti “pacifisti” contro le aziende israeliane si fa, col passare del tempo, sempre più sofisticato.
Ad esempio, la “Coalizione Donne per la Pace” gestisce un sito web in inglese che presenta una lista onnicomprensiva delle fabbriche che in un modo o nell’altro risultano collegate con gli insediamenti israeliani in Cisgiordania. Tutte queste imprese vengono additate dal sito come aziende che traggono vantaggi a danno di una nazione occupata. Il sito si chiama: “Chi ne approfitta?”
Ma la Coalizione Donne per la Pace non si accontenta di elencare i nomi degli stabilimenti, il tipo di prodotti e il loro esatto indirizzo. Il sito fornisce anche nomi e cognomi dei titolari, probabilmente nella speranza che vengano trascinati davanti a qualche corte internazionale chiamata a giudicare i “crimini da occupazione”. O magari anche peggio.
Fra i tanti nomi il sito segnalava anche, perlomeno fino allo scorso week-end, quello di una donna chiamata Noa Alon in quanto titolare di un’industria alimentare ebraica in Cisgiordania. Ebbene, a beneficio dai sentimenti senz’altro nobilissimi degli europei che si affidano a questo sito, vorremmo sommessamente far notare che Noa Alon non è più proprietaria di quella fabbrica da parecchio tempo: circa sette anni fa, infatti, un terrorista palestinese l’ha assassinata, insieme alla nipote Gal Eisenman di 5 anni, in un attentato suicida nel quartiere French Hill di Gerusalemme.
Nonna e nipote sono state sepolte in un piccolo cimitero presso la comunità ebraica di Ofra (in Cisgiordania), non lontano dalla zona industriale dove sorgeva la fabbrica prima che essa venisse spostata sul versante della Linea Verde “permesso agli ebrei”.
Vien da chiedersi se, agli occhi della Coalizione Donne per la Pace, il fatto in sé che le due ebree siano sepolte laggiù significa che commettono il crimine di “approfittare dell’occupazione”.
(Da: YnetNews, 29.11.09)
Nella foto in alto: Noa Alon, 60 anni, e Gal Eisenman, 5 anni, uccise il 19 giugno 2002 in un attentato palestinese a Gerusalemme
Si veda anche qui e qui oltre che:
Six killed in north Jerusalem attack
“Un passo difficile e generoso per la pace. Che i palestinesi facciano altrettanto”
#1daniela david
vergognoso!!!, non ho parole, !! bisogna diffondere e informare le persone ,,,
#2Elisabetta Pignatiello
E’ proprio il caso di dire “quando l’odio è cieco”! Non conoscevo questa storia. Mi dispiace veramente molto per Noa e per la sua nipotina Gal.
#3Emanuel Baroz
E’ importante diffondere notizie come queste….servono a far capire quanto siano falsi i cosidetti pacifinti
#4autores
c’e’ molto di piu’se tu vai al motore di ricerca “Boicotta Israele”non c’e’ solo il Forum della Palestina che insegna come e a chi praticare il boicottagio alimentare ma in altri Siti sottostanti alla ricerca insegan specificamente come avvelenare il prodotto e l’alimento dalla vendita o dai banchi di vendita,non solo c’e’ molto di piu.E indirizzi coi propretari sono aggiornati e attuali.