Londra: Hamas chiede l’arresto di leader israeliani
Costituito dal gruppo palestinese un comitato ad hoc
ROMA, 21 dic. – Il gruppo estremista palestinese Hamas sta utilizzando la legislazione britannica per richiedere l’arresto dei leader politici israeliani per crimini di guerra, quando si recano in visita in Europa. Lo ha detto un alto responsabile di Hamas, direttamente impegnato in questa campagna anti-israeliana, al quotidiano britannico The Times. La scorsa settimana si è aperta una controversia diplomatica tra Gran Bretagna e Israele, dopo che un tribunale britannico aveva spiccato un mandato di cattura nei confronti dell’ex ministro degli Esteri e attuale leader di Kadima, Tzipi Livni, per il suo coinvolgimento nell’offensiva israeliana dello scorso inverno nella Striscia di Gaza. L’ordine di arresto, emesso alla vigilia di una visita di Livni a Londra, è stato poi ritirato dopo che è stato accertato che l’ex capo della diplomazia israeliana non si trovava nel Regno Unito. La campagna orchestrata da Hamas – scrive il Times – sfrutta una norma vigente in Inghilterra e in Galles, che permette a chiunque di richiedere un mandato di arresto per presunti crimini di guerra.
L’identità della persona e dell’organizzazione che hanno richiesto l’arresto di Tzipi Livni non si conosce, ma Hamas ha ammesso di aver promosso l’iniziativa. Diya al-Din Madhoun, che dirige il comitato di esperti costituito dal gruppo palestinese per coordinare la campagna, ha detto al Times che “tutti i leader politici e militari dell’occupazione sono nel mirino”. “Questa è diventata la nostra politica”. Il comitato, allestito dopo l’offensiva di Gaza per indagare sui presunti crimini di guerra commessi dalle forze israeliane sulla popolazione palestinese, sta incoraggiando le vittime del conflitto a denunciare i leader israeliani in Paesi come Gran Bretagna, Spagna, Belgio e Norvegia.
(Fonte: Apcom, 21 dicembre 2009)
Nella foto: una immagine della manifestazione di boicottaggio effettuato da una organizzazione antisraeliana nel Febbraio 2009
#1Emanuel Baroz
Israeliani denunciano in Belgio Hamas per crimini di guerra
(ANSA) Gerusalemme, 24 dic – Avvalendosi della cittadinanza belga, quindici israeliani hanno aperto un procedimento giudiziario contro Hamas denunciando in Belgio diversi dirigenti del movimento per crimini di guerra. La legge in vigore in questo paese dà infatti ai tribunali il potere di giudicare crimini internazionali se le vittime sono cittadini del Belgio o vi hanno vissuto per un certo periodo. La mossa è una replica evidente alla battaglia legale che i palestinesi stanno conducendo in una serie di fori internazionali contro Israele, anche chiedendo l’apertura di procedimenti giudiziari contro personalità politiche e militari israeliane accusate di crimini di guerra. Recentemente l’ ex ministro degli esteri Tzipi Livni, infatti, aveva dovuto rinunciare a un viaggio a Londra dopo aver appreso che rischiava di essere arrestata in seguito a una denuncia per crimini di guerra sottoposta da attivisti arabi a un magistrato britannico. La denuncia degli israeliani si è rivolta soprattutto contro il leader di Hamas a Damasco Khaled Mashal, il premier del governo di fatto di Hamas a Gaza Ismail Haniyeh, l’ex ministro degli esteri Mahmud Az-Zahar e il capo del braccio militare di Hamas Ahmed Jabri. Nella denuncia gli israeliani affermano di essere stati vittime in diversa misura dei tiri di razzi lanciati dalla striscia di Gaza contro il sud di Israele e la sua popolazione civile e di avere chiare prove che legano i leader di Hamas ad attacchi terroristici che hanno colpito pure cittadini belgi.