Hamas riconosce Israele? Il sogno dura poco
di Giorgio Bastiani
A prima vista potrebbe apparire come la notizia risolutiva della crisi in Medio Oriente. Anche Hamas, a detta del presidente del Parlamento palestinese, Aziz Dweik, è pronta a riconoscere la legittimità dello Stato di Israele, proprio come ha già fatto l’Autorità Nazionale Palestinese. Hamas, secondo le parole attribuite a Dweik dal quotidiano israeliano Jerusalem Post, sarebbe pronta ad emendare il suo statuto, che prevede la distruzione dello Stato ebraico, per iniziare il negoziato.
E’ finita la guerra a Gaza? Neanche per sogno, perché la notizia è stata immediatamente smentita da una valanga di rettifiche da parte dei portavoce di Hamas. “Non c’è stato alcun cambiamento nella posizione di Hamas in merito a Israele e la nostra strategia è chiara e stabile”. Lo ha detto il portavoce del movimento a Damasco, Osama Abu Khaled. “Non ci è possibile riconoscere Israele a nessuna condizione e in nessuna circostanza”, ha precisato Abu Khaled, sottolineando che “le dichiarazioni attribuite a Dweik sono false”. Hamas vuole “uno Stato entro i confini del 1967 in cambio di una tregua definitiva”, ha aggiunto il portavoce, il quale ha ribadito che “non vi sarà alcun riconoscimento dell’entità sionista”.
(Fonte: L’Opinione, 22 gennaio 2010)