Iraq: cancellata iscrizione ebraica dalla tomba del profeta Ezechiele
GERUSALEMME, 24 gen. – Operai iracheni hanno cancellato un’antica iscrizione ebraica dalla tomba del profeta Ezechiele mentre stavano restaurando una vicina moschea. Lo ha reso noto la radio dell’esercito israeliano, secondo quanto riferisce il sito del quotidiano Haaretz. La tomba si trova nel villaggio di al Kif, a sud di Baghdad, ed e’ meta di pellegrinaggio per cristiani, ebrei e musulmani.Il governo iracheno sostiene che il danno non e’ stato inflitto volontariamente e che va contro gli interessi nazionali in quanto danneggia il turismo.
Il professor Shmuel Morre dell’universita’ ebraica di Gerusalemme, che e’ nato a Baghdad, ha parlato di danni irreversibili e accusato “alcuni elementi musulmani di cercare di cancellare il carattere ebraico della tomba”. Morre si e’ anche rivolto all’Unesco perche’ i lavori di restauro della moschea avvengano sotto la supervisione di questa agenzia Onu per la tutela del patrimonio artistico.
(Fonte: Adnkronos, 24 gennaio 2010)
#1Emanuel Baroz
16/01/2010
Antisemitismo, allarme per la tomba di Ezechiele in Iraq
di Giorgio Bernardelli
Dalla tomba del profeta Ezechiele, che si trova nel villaggio di al-Kifl, a sud di Baghdad, potrebbero sparire tutti i riferimenti all’ebraismo. È l’allarme lanciato dal quotidiano israeliano Jerusalem Post che pone ancora una volta il problema del rispetto delle identità nel «nuovo Iraq». La tomba di Ezechiele è da secoli un luogo venerato da ebrei, cristiani e musulmani: anche quando nel XIV secolo alla struttura è stato aggiunto un minareto, nell’interno sono rimaste le iscrizioni ebraiche e l’arco della Torah, che dicono con chiarezza come quello in origine fosse un luogo di culto ebraico. Del resto la Bibbia racconta che il profeta Ezechiele fu tra i deportati di Babilonia nell’esilio che per la tradizione ebraica è l’icona attraverso cui leggere tutte le sofferenze del popolo di Israele.
Nonostante la comunità ebraica in Iraq sia pressoché scomparsa in seguito alle vicende travagliate del Novecento, la memoria del popolo di Israele era comunque rimasta ad al-Kifl. Ora però questa identità plurale della tomba di Ezechiele starebbe per scomparire. Il Jerusalem Post cita l’agenzia locale Ur secondo cui l’Iraq’s Antiquities and Heritage Authority avrebbe intenzione di costruire una nuova moschea sopra l’attuale edificio, in precarie condizioni. Nel nuovo «allestimento» scomparirebbe, però, ogni riferimento ebraico. Già ora – secondo testimonianze raccolte dal Jerusalem Post – alcune scritte ebraiche sarebbero state coperte con pannelli di gesso.
Se queste notizie fossero confermate si tratterebbe di un nuovo grave episodio di antisemitismo di matrice islamica. Che confermerebbe tutte le preoccupazioni per l’avanzata del radicalismo in Iraq.
http://www.missionline.org/index.php?l=it&art=2069