Lefebvriani: Williamson continua a negare Shoah
Il vescovo lefebvriano negazionista britannico Richard Williamson continua a ritenere eccessivo il numero di vittime dell’Olocausto, scrive nel suo prossimo numero il settimanale tedesco “Der Spiegel” sulla base di comunicazioni interne della Fraternità sacerdotale S. Pio X, a cui Williamson appartiene.
“I sei milioni di ebrei uccisi nelle camere a gas, secondo Williamson, sono una gigantesca bugia”, scrive “Der Spiegel” sulla base dei documenti di cui è entrato in possesso, “e su questa realtà è stato costruito un nuovo ordinamento mondiale”. Williamson per le sue affermazioni è stato incriminato in Germania del reato di negazionismo e incitazione all’odio razziale: il processo comincerà a aprile prossimo a Ratisbona (Baviera).
Per Williamson non è neanche vero che 1,3 milioni di ebrei mandati nei lager nazisti di Treblinka, Majdanek, Belzec e Sobibor sono stati messi a morte nelle camere a gas, bensì sono stati solo portati nei territori dell’Unione sovietica all’epoca occupati dai tedeschi. Dalle e-mail interne alla Fraternità S.Pio X risulta inoltre che Williamson è tuttora in contatto con esponenti dei negazionisti.
(Fonte: Bluewin, 30 Gennaio 2010)
Nella foto: il vescovo lefebvriano Richard Williamson
#1Mirko Viola
Onore a Williamson… che la libertà di parola non sia a senso unico!
#2Attanasio
Viola, secondo te i 1,3 milioni di ebrei che sarebbero stati portati nei territori dell’Unione sovietica, come mai non sono tornati a casa ?
#3Mirko Viola
mi fornirebbe cortesemente un elenco dei nomi sig. Attanasio???
mi fornirebbe inoltre i 2,5 milioni di nominativi dei “rinati” di Auschwitz dopo il 1989???
le ricordo che una targa riportava la cifra di 4.000.000 fino al 1989… adesso la targa riporta la cifra di 1,5 milioni.
mi citerebbe una fonte consultabile???
grazie
#4Emanuel Baroz
LEFEBRVIANI: WILLIAMSON FORSE ESPULSO, HA AVVOCATO NAZISTA
(ANSA) – CITTÀ DEL VATICANO, 22 NOV – Il Papa ha scritto nel suo nuovo libro che se avesse saputo che era un negazionista non gli avrebbe revocato la scomunica. Ma ora il vescovo Richard Williamson rischia di essere scacciato persino dai lefebvriani. Il Superiore generale della Fraternità San Pio X, mons. Bernard Fellay, infatti non ha preso bene la notizia che Williamson ha dato l’incarico di difenderlo nel processo che lo attende per negazionismo, a un avvocato apertamente legato ai neonazisti tedeschi. E ha deciso che se Williamson non rinuncerà all’avvocato neonazista, non potrà più far parte della Fraternità.
Il sito Messainlatino pubblica la nota in cui il segretario generale della Fraternità, l’abate Christian Thouvenot, spiega che mons. Fellay ha appreso «dalla stampa» la decisione di mons. Willimason «di revocare, dieci giorni prima del suo processo, l’avvocato incaricato dei suoi interessi per farsi difendere da un avvocato apertamente legato al movimento detto neo-nazista in Germani e ad alcuni dei suoi gruppi». «Mons. Fellay – prosegue il comunicato – ha intimato l’ordine formale a mons. Williamson di ritornare su questa decisione e di non lasciarsi strumentalizzare da tesi politiche totalmente estranee alla sua missione di vescovo cattolico al servizio della Fraternità S. Pio X. La disobbedienza a quest’ordine – è la conclusione – farebbe incorrere mons. Williamson nell’esclusione dalla Fraternità S. Pio X».
#5Emanuel Baroz
GERMANIA: VESCOVO NEGAZIONISTA SCEGLIE AVVOCATO NEO NAZISTA
LEFEBVRIANO WILLIAMSON IN TRIBUNALE PER AVER MINIMIZZATO OLOCAUSTO
Berlino, 20 nov. – (Adnkronos/dpa) – Il vescovo lefebvriano Richard Williamson ha nominato un avvocato legato ad ambienti neonazisti per difenderlo in tribunale in Germania dall’accusa di aver minimizzato l’Olocausto. Lo rivela il settimanale tedesco Der Spiegel.
Williamson fu al centro di uno scandalo per aver negato il genocidio degli ebrei in una intervista televisiva, diffusa poco dopo che il Papa aveva revocato la scomunica sua e di altri tre vescovi lefebvriani. E ora la scelta del nuovo avvocato provoca una presa di distanza anche dalla Fraternità Sacerdotale di San Pio X (SSPX), cui appartiene Williamson.
L’avvocato, Wolfram Nahrath, è un membro della formazione di estrema destra Partito Nazionale Democratico (Npd) e ha guidato Gioventù Vichinga, un’organizzazione neo nazista ispirata alla Gioventù hitleriana, che fu messa al bando in Germania nel 1994. Questa settimana si era appreso che l’avvocato di Williamson si era ritirato dal caso, lasciando intendere che ciò era dovuto all’arrivo di un nuovo difensore.
La scelta di Nahrath potrebbe provocare una rottura fra Williamson e la SSPX, la comunità religiosa dei lefebvriani che rifiuta il Concilio Vaticano II ma vorrebbe ora riavvicinarsi alla Santa Sede. Fu proprio lo scandalo provocato dall’intervista di Williamson a bloccare questo processo. E ora Der
Spiegel cita Christian Thouvenot, segretario generale della Fraternità, secondo il quale la scelta di un tale avvocato comporterebbe inevitabilmente una separazione da Williamson.
Williamson, che è cittadino britannico, è stato condannato in aprile da un tribunale tedesco al pagamento di una multa di 10mila euro per le sue dichiarazioni negazioniste, ma il suo avvocato aveva presentato richiesta di appello. Il nuovo procedimento è fissato per il 29 novembre e ora Nahrath ha chiesto un rinvio per poter esaminare meglio gli atti.
Il processo si svolge in Germania, paese dove si svolse l’intervista, rilasciata ad una televisione svedese, in cui Williamson negava l’esistenza delle camere a gas nei lager nazisti e sosteneva che gli ebrei uccisi erano stati «soltanto» 300mila e non sei milioni. La legge tedesca punisce chi nega l’Olocausto.