Lazio: non vogliamo l’ebreo con la nostra maglia
di Mattia Nesti
Roma, 2 Febbraio 2010 – Eyal Golasa, diciannovenne israeliano già trequartista del Maccabi Hafa e nuovo acquisto della Lazio, non ha fatto in tempo a sbarcare a Roma, dove ha visitato il quartiere ebraico, che già fioccano, su Facebook, i primi gruppi contro di lui, promossi da alcuni ultras della curva biancoceleste. Il più numeroso, con un centinaio di iscritti, chiede che Golasa non indossi la maglia della Lazio, in quanto appartenente al popolo israeliano che ha commesso gravi crimini contro l’umanità.
Non è da oggi, d’altronde, che l’estrema destra utilizza la questione palestinese per camuffare il suo mai sopito antisemitismo. Anche perché, se è fuor di dubbio che il Governo e l’esercito israeliano abbiano commesso nella striscia di Gaza crimini di guerra da “soluzione finale”(puah! ma che razza di informazione è mai questa???? ma quali “crimini di guerra da soluzione finale”?! Ma come si fa a scrivere una cosa del genere?! VERGOGNA!!!), utilizzando anche armi bandite dall’Onu, non si capisce come si possano attribuire queste colpe non alla politica e alla maggioranza degli elettori israeliani ma, piuttosto, alla razza ebraica.
Un pò come pensare che Bertolt Brecht, essendo stato “tedesco” negli anni della dittatura di Hitler potesse essere etichettato come “nazista”. I tifosi laziali che hanno promosso il gruppo, vicini in larga parte a soggetti neofascisti come Casapound, possono adoperarsi quanto vogliono a spiegare che loro non sono antisemiti ma vicini al popolo palestinese, ma niente può cancellare lo spettacolo di croci celtiche, svastiche e cori fascisti offerti ogni domenica in curva.E come dimenticare, poi, il “romanisti ebrei, i forni sono la vostra casa”, esposto durante un derby di cinque anni fa?
“Siamo pronti a difendere il ragazzo contro tutti e con tutte le nostre forze. – ha detto ieri Vittorio Pavoncello, presidente della federazione italiana Maccabi – Lotito è molto vicino alla comunità ebraica, e anche se un pizzico di timore c’è, bisogna sottolineare il lavoro fatto dalla nuova dirigenza biancoceleste”.
(Fonte: NewNotizie, 2 febbraio 2010)
#1Emanuel Baroz
Alla Lazio l’ebreo Golasa. Sfida alla curva di destra
Lotito acquista il centrocampista del Maccabi Haifa. La stampa israeliana: «Come verrà accolto?»
di Guglielmo Buccheri
Eyal Golasa è un centrocampista di 18 anni. Nato a Netanya (Israele) è cresciuto nel Maccabi Haifa e da questo club il patron della Lazio Claudio Lotito lo ha acquistato. Un’operazione apparentemente come tante per chi tenta in extremis di ridisegnare il volto alla propria squadra in difficoltà.
Ma, l’arrivo di Golasa nella Capitale fa rumore perché per la prima volta dai tempi di Aron Winter nella Lazio giocherà un ragazzo ebraico. «Lotito è amico di Israele, ma il nocciolo duro della tifoseria laziale è di estrema destra e bisognerà capire come reagirà all’acquisto di Golasa», scrive il quotidiano israeliano Yediot Ahronot. Con Winter, estate ’92, il rapporto fu di ostilità all’inizio con scritte antisemite sui muri. «Dovetti negare le mie origini», così Winter. Poi l’olandese nato nel Suriname diventò l’idolo della curva laziale con 123 presenze e 21 gol fatti.
(Fonte: La Stampa, 1 febbraio 2010)
#2Emanuel Baroz
Polemiche in Israele per il caso Golasa
Il trasferimento alla Lazio del gioiellino israeliano Eyal Golasa sta diventando un caso in Israele: il giocatore infatti avrebbe lasciato il paese d’origine per sottrarsi al servizio di leva, obbligatorio e di durata triennale. “Mio figlio è stato disonesto, sono arrabbiatissimo con lui – ha spiegato il padre Avner al quotidiano online Ynet – gli ho detto che sarebbe dovuto restare al Maccabi, non mi piace affatto come si è comportato, ha fatto una cosa sporca, ferendo la società che per lui ha fatto molto”. Ci sarebbe la possibilità che il giocatore si dichiari obiettore di coscienza e compia il servizio di leva all’estero. Il Maccabi Haifa intanto sembra aver accantonato l’ipotesi di un esposto alla Fifa per invalidare l’accordo stipulato tra la Lazio ed il giovane centrocampista, forte di un accordo firmato due anni fa dal calciatore.
(Fonte: La Repubblica, 2 febbraio 2010)
#3Emanuel Baroz
È israeliano, tutti contro Golasa: «Non lo vogliamo»
di Saverio Verini
Noi Golasa non lo vogliamo: ecco come parte della tifoseria laziale – almeno quella che frequenta i social network – ha accolto l’acquisto di Eyal Golasa, centrocampista israeliano prelevato dal Maccabi Haifa. Risale a ieri l’apertura di un gruppo su Facebook «dedicato» al calciatore e denominato proprio così. Descrizione: «No agli israeliani con la nostra maglia!». Una pagina web che, oltre a portare avanti una guerra personale e immotivata contro il neo-laziale, presenta immagini di chiaro orientamento antisemita: corpi a brandelli, volti sanguinanti, architetture dilaniate, frutto degli attentati palestinesi. Raccapricciante. Per fortuna all’interno dello stesso gruppo molti utenti (laziali e non) si sono schierati a favore di Golasa e del suo arrivo a Roma, postando commenti di solidarietà nei confronti del giocatore.
Brutalità come quella della pagina apparsa su Facebook non sono certo una novità per le frange più estreme del tifo: basti pensare al famigerato striscione «Squadra di negri, curva di ebrei» sfoderato dalla curva in occasione di un derby di qualche anno fa. I destinatari del messaggio erano, ovviamente, i cugini romanisti, «rei» d’avere in rosa giocatori di colore. In realtà, in biancoceleste i «negri» erano già sbarcati qualche stagione fa: Ousmane Dabo, Modibo Diakité, Stephen Makinwa, persino l’olandese Aaron Winter, risalendo agli anni ‘90. Per non parlare dell’albanese Ighli Tare (attuale dirigente), di Valon Behrami (passaporto svizzero ma nato in Kosovo), del rumeno Stefan Radu.
Lotito, come al solito indifferente agli spifferi curvaioli (forse il suo principale merito da quando è presidente), ha fatto firmare a Golasa un contratto quinquennale da 350.000 euro l’anno (con ingaggio a salire). Il centrocampista, classe ’91 (appena 19 anni), sembra promettere bene: per acquistarlo, la Lazio ha bruciato sul tempo società di maggior richiamo come Liverpool e Bayern Monaco.
Il ragazzo è cresciuto nel Maccabi Haifa, la squadra più importante d’Israele, ed è stato regolarmente convocato dalle selezioni giovanili della nazione del suo paese (è il punto di forza dell’Under 21). Nell’agosto del 2009 ha esordito in Champions League (preliminari), riuscendo persino a segnare un gol contro il Salisburgo, poi decisivo per la qualificazione del Maccabi Haifa alla fase a gironi. All’interno della vicenda emerge piuttosto un altro dettaglio destinato a far discutere: Eyal è infatti in piena età da servizio militare che in Israele impegna i ragazzi per 3 anni. Molti, a partire dal padre del giocatore («Eyal è un disonesto»), hanno interpretato il trasferimento di Golasa come una «renitenza» alla leva; pare tuttavia che il ragazzo, almeno per questa stagione, non possa esordire in Serie A, proprio per questioni legate all’obbligo di leva (la posticipazione o l’esonero è previsto soltanto se si è riconosciuti come «atleti eccezionali», definizione dalla quale Golasa sembra almeno per ora escluso). L’unica ad averne preso le difese è la madre Mira, secondo cui Eyal rinuncerebbe a servire l’esercito nel caso non si trovasse una soluzione al problema.
04 febbraio 2010
http://www.unita.it/news/sport/94567/israeliano_tutti_contro_golasa_non_lo_vogliamo
#4Daniele Coppin
A parte il discorso sul servizio militare (sono fatti di Golasa e della sua coscienza) duole constatare che il lupo perde il pelo ma non il vizio. L’antisemitismo di destra è ancora vivo e fa sentire la sua voce ancor più di quello di sinistra, che almeno ricorda la Shoà. Solo se i rispettivi referenti parlamentari e non degli estremisti, di destra e di sinistra, assumeranno una posizione forte e seria, sconfessando questi cialtroni ignoranti e frustrati, si potrà combattere seriamente l’antisemitismo.
#5laura carloni
i tifosi (tifosi????) della lazio non si smentiscono mai.Fanno semplicemente pena, schifo, ribrezzo.
#6Emanuel Baroz
sinceramente non credo che l’antisemitismo e il razzismo sia un problema solo dei sostenitori della Lazio…
#7Emanuel Baroz
CLAMOROSO: Golasa rinuncia al trasferimento!
Comunicato del Maccabi Haifa: «Il giocatore rimane qui con noi. Ha capito di essere stato tratto in inganno dai suoi consiglieri che l’hanno convinto a firmare il contratto con il club italiano. Ha chiesto scusa e per noi il caso è chiuso»
Roma – Il centrocampista Eyal Golasa (18 anni) ha rinunciato al trasferimento alla Lazio e ha confermato che resterà nelle fila del Maccabi Haifa. Lo afferma un comunicato emesso dalla squadra di calcio israeliana.
Ieri Golasa è rientrato dall’Italia in Israele e oggi ha avuto un incontro di chiarimento a Tel Aviv negli uffici del consigliere legale del Maccabi Haifa. «Eyal si è scusato, e le sue scuse sono state accolte» sostiene il comunicato del Maccabi Haifa pubblicato al termine dell’incontro.
«Il contratto fra di noi resta infatti vincolante. Lui ha compreso di essere stato tratto in errore dai suoi consiglieri, che lo hanno indotto a comportarsi così come ha fatto» ossia a firmare a Roma un contratto di ingaggio nella Lazio per quattro stagioni e mezzo. Il Maccabi Haifa precisa quindi che anche nelle prossime stagioni Golasa giocherà nelle proprie fila. Da parte sua Golasa non ha finora rilasciato alcuna dichiarazione alla stampa.
http://www.lalaziosiamonoi.it/?action=read&idnotizia=10350