Esclusivo: svelato il criminale piano d’attacco di Hezbollah
Tel Aviv, 3 Febbraio 2010 – Con una esclusiva davvero esplosiva il primo febbraio Debka File, un sito internet israeliano molto vicino al Mossad, rendeva noti i piani operativi di Hezbollah scoperti dalla intelligence americana nel caso di un eventuale attacco israeliano ai siti nucleari iraniani o nel caso di un innalzamento della tensione tra Israele e Libano. Dopo due giorni di verifiche siamo in grado di confermare che l’allarme lanciato da Debka è tutt’altro che campato in aria.
Secondo quanto riferito da Debka, ci sarebbe un piano studiato da Hezbollah in collaborazione con l’Iran, la Siria e con Hamas, per attaccare alcune città israeliane nella Galilea del nord. Un primo battaglione dovrebbe attaccare in particolare la città di Nahariya allo scopo di prendere centinaia di cittadini israeliani in ostaggio. Allo stesso tempo (contemporaneamente) un secondo battaglione di Hezbollah sarebbe incaricato della totale conquista della città libanese di Naqura, sede del quartier generale delle Nazioni Unite in Libano, allo scopo di tagliare fuori eventuali reazioni della forza UNIFIL e di prendere il controllo di un importante snodo stradale che permetterebbe alle milizie islamiche di controllare tutto il sud del Libano. A questo punto un terzo battaglione di Hezbollah dovrebbe raggiungere i villaggi arabo-israeliani di B’ina, Deir al-Asad e Majd el-Krum, situati nel nord di Israele a due passi dal confine con la Galilea. Un quarto battaglione dovrà quindi inoltrarsi nella Kadesh Valley e conquistare le città di Yiftakh, Yesha Fortress, Ramot e Malkjia. A completare l’opera il piano prevede una rivolta degli arabo-israeliani localizzata nel centro del paese e a sud al confine con Gaza. Altri attacchi missilistici partirebbero dalla Siria. (Qui la cartina dettagliata distribuita da Debka)
Stando a quanto riferito dall’intelligence USA e confermato da fonti della locale dissidenza iraniana, le guardie della rivoluzione iraniana starebbero addestrando per questo piano almeno 5.000 terroristi di Hezbollah in alcuni campi di addestramento nei pressi di Teheran. Siamo tuttavia in grado di affermare che questi 5.000 terroristi sono la seconda mandata. Prima di loro altri 2.500 terroristi debitamente addestrati hanno già fatto ritorno in Libano e sono assolutamente operativi.
Quello che Debka non dice è il ruolo che dovrà avere Hamas nel piano studiato da Hezbollah. Il gruppo terrorista palestinese che tiene in ostaggio la Striscia di Gaza dovrà sferrare un massiccio attacco missilistico per impegnare il settore sud delle forze armate israeliane e nello stesso tempo dovrà coordinare le rivolte degli arabo-israeliani prendendo quanti più ostaggi civili possibile.
Il piano scoperto dalla intelligence americana è stato logicamente trasmesso alle strutture di sicurezza israeliane e a quelle di UNIFIL. L’unico dubbio che rimane è quello se Hezbollah aspetterà un eventuale attacco israeliano ai siti nucleari iraniani per mettere in pratica questo piano criminale che prevede la cattura di centinaia (e forse migliaia) di civili israeliani, oppure vorrà metterlo in pratica prima. Secondo fonti della dissidenza iraniana l’intenzione sarebbe quella di provocare uno scontro armato con Israele per poter mettere in pratica questo piano criminale prima che Gerusalemme decida un eventuale intervento in Iran. La cattura di un alto numero di civili israeliani sarebbe un enorme deterrente.
#1Roberto Martinelli
Io personalmente non credo che siano cosi’ folli da tentare un attacco come quello descritto, al massimo potranno tentare qualche incursione vigliacca nei pressi del confine. Non hanno ne le forze e ne la capacita’ operativa per portare avanti con successo un’azione cosi’ articolata e complessa. Questo nonostante l’appoggio di Siria, Iran e Hamas, che tra l’altro e’ in Cisgiordania e difficilmente potrebbe unirsi ai reparti impegnati nell’azione. Il problema vero e’ invece l’Iran e la sua “bomba atomica” ed e’ su questa gravissima minaccia che secondo me si devono concentrare Israele ed il mondo occidentale, prima che sia troppo tardi. Saluti
#2Roberto Martinelli
Scusate ho confuso El Fatah con Hamas, ma comunque non cambia nulla, anzi muoversi dalla Striscia di Gaza e’ ancora piu’ complicato che dalla Cisgiordania. A meno che non si consideri un secondo fronte, ma Israele ha la forza e la capacita’ di controllarlo senza eccessivi problemi (dal punto di vista militare, altra cosa sono purtroppo le conseguenze per i civili), Saluti
#3Emanuel Baroz
il problem a è che se questo scenario dovesse verificarsi difficilmente Israele riuscirebbe a difendersi su 3/4 fronti…
#4ADOLFOSIBILIO
Saluti a tutti. se ci sono queste informazioni così drammatiche, necessita rinforzare tutti i presidi sensibili e aspettare al varco facendosi aiutare da tutte le forze Onu Unifil e quant’altre forze idone a mantenere ordine e pace garantire la sopravvivenza alle persone, inviando subito migliaia di soldati e mezzi idonei a fermare attacchi di violenza contro persone civili.questo deve essere fatto subito.Poichè tutto cio non accada necessita impedirlo- subito.Cioè fare qualcosa.
#5Piero Pasquinelli
L’ipotesi apapre del tutto inverosimile per una serie di ragioni di non poco conto. L’attendibilità di Debka non mi risulta così ‘granitica’ (al contrario spesso si limita a diffondere ‘voci’…). In secondo luogo non vedo come Hezbollah, con tutti i missili che i possono ipotizzare, ma con un solo battaglione possa ‘neutralizzare’ le forze Unifil che, magari troppo attenzione nei confronti di Israele non hanno, ma in caso di guai possono contare su assetti ‘piuttosto pesanti’ (si pensi ai Leclerque del contingente francese, ad esempio). E, in conclusione, Israele… starebbe a guardare? Mentre sta controllando con UAV (e probabilmente aerei pilotati) quello che accade in Libano? Infine mi vien non poco da sorridere al pensiero che sia stata ‘l’intelligence americana’ a scoprire il piano e a ‘comunicarlo’ a quella israeliana: vi pare sostenuto da qualche logica sapendo chi siede alla Casa Bianca?
Saluti.
#6Emanuel Baroz
Salve Piero! Contento di ritrovarti! Su Debka la penso come te ma la notizia è decisamente interessante perchè secondo me questo scenario potrebbe diventare reale….il che sarebbe veramente preoccupante
#7enzo
cari amici,
ho letto con vivo interesse, i vostri pensieri e preoccupazioni x la sicurezza di Israele – condivido tutto – in particolare sul fatto che difendersi da 3 – 4 fronti, a mio avviso, è cosa molto impegnativa ed abbastanza difficile, anche per la popolazione civile Israeliana, che pagherebbe un prezzo assai elevato! le forze IDF dovrebbero sin d’ora iniziare a mobilitare le “riserve” perche’ la minaccia non è aleatoria, ma concreta e potrebbe prendere un avvio in qualsiasi momento !
il tempo non è mai amico di ISRAELE..la storia ci insegna questo.
con sincera amicizia e tanta stima.
Enzo Carotti – Cremona.
#8dario mangano
non so quanto sia attendibile questa notizia ma forse l’operazione è stata pensata troppo in grande, richiederebbe infatti troppa preparazione, difficilmente mascherabile, difficile da coordinare, impegnativa per un esercito regolare organizzato ed allenato molto piu’ impegnativo per un gruppo istruito per l’occasione. A mio parere trattasi di notizia fatta filtrare ad arte dai servizi persiani ma solo per prendere tempo con israele intanto…
mi sorprende solamente che questa notizia per quanto possibilmente falsa non sia stata diffusa dai media
#9Emanuel Baroz
di certo i terroristi di Hezbollah stanno muovendo i loro uomini in direzione di Israele….