Capo di Hamas disconosce il figlio: «Ha collaborato con il nemico»
Il primogenito, convertito al cristianesimo, ha lavorato con i servizi segreti israeliani per prevenire stragi
RAMALLAH (2 marzo) – Lo sceicco Hassan Yussef, uno dei dirigenti politici di Hamas in Cisgiordania, ha pubblicato una lettera aperta in cui annuncia di disconoscere il figlio primogenito Musab, dopo che questi ha rivelato al quotidiano Haaretz di aver lavorato per circa dieci anni con lo Shin Bet, il servizio di sicurezza interna di Israele, che ha lo scopo di prevenire attentati.
Nella lettera scritta a mano dal carcere del Negev dove è recluso, lo sceicco Yussef dichiara che il figlio, ormai convertitosi alla Cristianesimo e trasferitosi negli Stati Uniti, si è irreparabilmente staccato dall’Islam e ha «collaborato col nemico». Per tanto né lui, né sua moglie né gli altri figli lo considerano più parte della loro famiglia. Di fronte alle rivelazioni di Haaretz sulle attività segrete di Musab nelle fasi iniziali della intifada palestinese, diversi portavoce di Hamas avevano affermato che si trattava probabilmente di un espediente di «guerra psicologica» concepita da Israele per «demoralizzare» i palestinesi.
La lettera pubblica dello sceicco Yussef, pubblicata dalla stampa palestinese, sembra indicare che una inchiesta interna ha poi confermato la attendibilità delle affermazioni del giornale israeliano.
(Fonte: Il Messaggero, 2 marzo 2010)
Nella foto: Hassan Yussef