4 morti in un tunnel a Gaza: le accuse di Hamas, la replica dell’Egitto
Il bilancio del crollo di un tunnel alla frontiera tra Egitto e la striscia di Gaza è di 4 morti e 6 feriti. Hamas accusa le autorità egiziane di essere responsabili dell’omicidio di persone innocenti. Dall’Egitto per ora solo smentite non ufficiali.
Gaza, 29 Aprile 2010 – Hamas ha un nuovo nemico. Se l’ostilità verso Israele resta forte e consolidata nel tempo, negli ultimi tempi sono peggiorati i rapporti con l’Egitto. Proprio al Paese guidato da Hosni Mubarak il movimento radicale palestinese ha riservato dichiarazioni durissime.
Lo scontro è stato provocato dal crollo di un tunnel che collegava la striscia di Gaza con il vicino Egitto. Il passaggio è uno dei tanti che sono stati costruiti per aggirare i blocchi israeliani.
Il governo di Gerusalemme, appoggiato dagli Stati Uniti, ha chiesto all’Egitto di impegnarsi di più nel controllo della frontiera. Dai tunnel, infatti, passano cibo, medicine e beni necessari alla popolazione palestinese, ma anche armi utilizzate contro Israele.(non ANCHE armi, ma SOPRATUTTO armi!)
Proprio il giro di vite egiziano ha provocato il crollo del tunnel, che ha causato quattro morti e sei feriti, poi trasferiti in un ospedale a Rafah.
Secondo Hamas si tratta di veri e propri omicidi, che hanno colpito dei lavoratori innocenti. La grave accusa è di aver immesso gas tossico nelle gallerie, una modalità già usata dagli agenti egiziani che finora non aveva provocato conseguenze così gravi. All’Associated Press Fawzi Barhoum ha dichiarato che i palestinesi vogliono indagini che chiariscano le responsabilità dell’accaduto.
Dal governo egiziano non arrivano spiegazioni ufficiali, almeno per ora. Tuttavia un funzionario dell’intelligence (che però ha voluto rimanere anonimo) ha offerto una ricostruzione diversa dell’accaduto.
Ha negato che ci sia stata un’immissione di gas tossico nel tunnel e ha spiegato che le forze di sicurezza sono impegnate nella distruzione della rete di gallerie per eliminare il contrabbando di armi. Le esplosioni avrebbero causato il crollo del tunnel e, bruciando l’ossigeno, il conseguente soffocamento dei palestinesi.
Se la ricostruzione del fatto non è ancora chiare, ciò che resta evidente è la politica intrapresa dal governo egiziano. La nuova fase è simboleggiata dalla costruzione di una lunga e profonda barriera di ferro lungo il confine per impedire il passaggio di uomini e merci verso la striscia di Gaza. Una costruzione che dovrebbe bloccare il passaggio di armi, ma che peggiorerà le condizioni di vita di molti palestinesi.
(Fonte: Newwnotizie.it, 29 Aprile 2010)