Gaza, l’alleggerimento israeliano dei confini mette in difficoltà i trafficanti dei tunnel
Gaza, 22 Giugno 2010 – I meno entusiasti sono loro: i commercianti sottoterra. Perché se la popolazione di Gaza ha accolto con disinteresse l’annuncio d’Israele di alleggerire il blocco sulla Striscia, loro, i trafficanti dei tunnel sotterranei, non hanno nascosto l’insofferenza. Perché l’annuncio del governo di Gerusalemme ha fatto crollare i prezzi dei prodotti. Già nel giro di ventiquattrore.
Molte merci, lunedì mattina, arrivavano a costare meno della metà del giorno prima. E con margini di guadagno così bassi, ai commercianti sottoterra non resta altro che cambiare mestiere. O prodotti da trafficare.
Per dire: le bibite registravano un calo del 50%. Il cemento, anche più: se una tonnellata domenica arrivava a costare 360 euro, il giorno successivo il prezzo era crollato a circa 148. «Gli abitanti di Gaza sanno che i prodotti israeliani hanno una qualità maggiore di quelli che arrivano dall’Egitto attraverso i tunnel», hanno detto i commercianti palestinesi al quotidiano Yedioth Ahronoth.
In alto: i camion pieni di prodotti aspettano di attraversare il valico di Kerem Shalom tra Israele e la Striscia di Gaza
#1barbara
OT: finalmente! Erano cinque giorni che non riuscivo a entrare!
IT: Ma quale alleggerimento, se sono sempre pasasti oltre cento camion al giorno con ogni genere di aiuti umanitari!
#2Emanuel Baroz
Ciao Barbara…..lascia perdere….sto server è impazzito e la cosa peggiore è che io non so cosa fare!!!! Sul resto hai ragione naturalmente, ma è vero che adesso i contrabbandieri potranno far passare “solo” le armi nei loro tunnel, visto che tutto il resto passa ormai dai valichi!