Il commissario UE parla di lobby ebraica. Bruxelles prende le distanze
BRUXELLES – Le affermazioni sui negoziati di pace tra israeliani e palestinesi ripresi ieri a Washington e sull’importanza della “lobby ebraica al Campidoglio” americano rilasciate ieri sera in un’intervista alla radio pubblica fiamminga Vrt dal commissario Ue al commercio, il belga Karel De Gucht, “non rappresentano la posizione della Commissione, che al contrario e’ ben nota ed e’ rappresentata da quanto dichiarato ieri dall’Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune Catherine Ashton”.
E’ quanto ha dichiarato il portavoce della Commissione Ue Olivier Bailly. In seguito alle affermazioni di De Gucht, lo European Jewish Congress (Ejc) ha chiesto le scuse e una ritrattazione formale di quanto affermato da De Gucht.
Il commissario al commercio, ex ministro degli esteri del Belgio, durante l’intervista alla Vrt a commento della ripresa dei negoziati sul medio oriente avvenuta ieri a Washington, aveva espresso la sua perplessita’ sulle possibilita’ di riuscita di questi ultimi. A conclusione della sua analisi della situazione, De Gucht ha affermato che “i soli capaci di potere giocare un ruolo significativo sono gli Usa” e non l’Ue, in quanto i primi “possono fare pressione su Israele”, ha sottolineato De Gucht nell’intervista, aggiungendo che “non bisogna sottostimare la lobby ebraica al Campidoglio, il parlamento americano, e’ il gruppo di pressione meglio organizzato che esiste la'”.
De Gucht, noto per il suo parlare senza peli sulla lingua che gli ha causato diversi problemi anche come ministro degli esteri di Bruxelles, ha poi aggiunto che “non bisogna nemmeno sottostimare l’opinione, al di fuori della lobby, dell’ebreo medio che non vive in Israele”, in quanto “nella maggior parte degli ebrei c’e’ – non saprei come descrivere questo in altro modo – una ‘fede’ nell’avere ragione, e la fede e’ qualcosa che si puo’ difficilmente combattere con argomenti razionali”.
Quindi, secondo il commissario Ue, “anche gli ebrei laici condividono la stessa convinzione di avere effettivamente ragione, e non e’ quindi facile, neanche con un ebreo moderato, di avere una discussione su quello che succede in Medio Oriente” in quanto per loro “e’ una questione molto emotiva”. Immediata la reazione dello European Jewish Congress (Ejc), il cui presidente Moshe Kantor ha qualificato le affermazioni di De Gucht di “antisemite”.
“Ancora una volta sentiamo parole di un antisemitismo oltraggioso da parte di un alto funzionario europeo”, ha affermato Kantor, chiedendosi “quale sorta di ambiente permette che tali osservazioni siano fatte da un politico di lungo corso”. L’accaduto “e’ parte di una pericolosa tendenza all’incitamento contro gli Ebrei ed Israele in Europa che deve essere represso immediatamente”, ha sottolineato il presidente dell’Ejc.
“La diffamazione del potere ebraico e’ a quanto pare accettabile ai piu’ alti livelli dell’Unione europea, e questo deve preoccupare chiunque voglia un’Europa piu’ tollerante”, ha continuato Kantor, chiedendo “una ritrattazione e scuse immediate”.
Con evidente imbarazzo per Bruxelles, la Commissione per bocca del suo portavoce ha quindi sottolineato che “si tratta delle opinioni personali di Karel De Gucht, che non rappresentano in alcun modo la posizione della Commissione sulla questione mediorientale e la lotta a ogni forma di razzismo”.
(Fonte: RaiNews24, 3 settembre 2010)
Nella foto in alto: Karel De Gucht, commissario UE al commercio
#1Jon
Che vergogna… ha proprio ragione Ugo Volli:”non tutti gli sciocchi sono antisemiti, ma certamente tutti gli antisemiti sono sciocchi (o meglio, o lo sono o lo fanno).”.