Palestina (Palestina?! Mah…): pena di morte per chi vende terre a Israele
di Daniele Cardetta
Ramallah, 20 Sett 2010 – Un tribunale della Cisgiordania ha recentemente stabilito, almeno stando a quanto riportato dall’agenzia palestinese Maan, che vendere terreni palestinesi a israeliani è un reato vero e proprio punibile con la pena capitale. La notizia è significativa in quanto il giudice Tàet at-Twil ha fatto passare il concetto per cui non solo la vendita effettiva di terreni, ma anche il semplice tentativo di aprire una trattativa con cittadini israeliani, costituirebbe un reato penale che potrebbe portare all’applicazione di pene severe, fino ad arrivare anche alla pena capitale.
Ovviamente la questione ha subito sollevato un polverone, reso ancora più grave per via della situazione “calda” che si respira in Medio Oriente negli ultimi tempi. La Procura generale palestinese ha deciso di chiarire che la decisione presa dal giudice rappresenta niente di meno che «un consolidamento di un principio giuridico preesistente che mira a proteggere il progetto nazionale palestinese di costituire uno Stato indipendente».
Quello della vendita della terra ai cittadini israeliani è un problema molto sentito dalla comunità palestinese, la quale la considera come un vero e proprio tradimento al punto che, già lo scorso anno, un uomo era stato condannato a morte perché colpevole di aver venduto a una società israeliana un terreno locato nei pressi di un villaggio di Beit Ummar, nella parte nord-occidentale di Hebron.
Va però precisato che in Cisgiordania le pene capitali non vengono però attuate in quanto il presidente Mahmoud Abbas non avrebbe mai rilasciato la sua autorizzazione ufficiale necessaria per porle in atto.
(Fonte: nuovasocieta.it, 20 Settembre 2010)
#1sergio הדר טזה
SONO BALLE!!!! NON È PROIBITO VENDERE A ISRAELE O A ISRAELIANI, MA A EBREI!!!!
Il termine usato in Arabo è al singolare e YAHUDI e al plurale YAHUD.
Ancora una volta il POLITICAMENTE CORRETTO impedisce di vedere la verità!