Iran: missile in grado colpire Israele esibito durante parata a Teheran
Teheran, 22 set. – (Adnkronos/Aki) – Le autorita’ iraniane hanno esibito il missile a lunga gittata Sajjil, in grado di colpire Israele, durante la parata militare che si e’ svolta a Teheran in occasione del 30esimo anniversario dell’inizio della guerra Iran-Iraq.
Il Sajjil, come riferisce il sito web della tv di Stato ‘Irib’, e’ un missile alimentato con carburante solido capace di raggiungere un obiettivo a circa duemila chilometri di distanza.
Il nuovo missile e’ stato testato a dicembre dall’Iran come deterrente contro un eventuale raid israeliano o degli Usa contro i siti nucleari iraniani.
Durante la parata le autorita’ hanno presentato anche altre armi in dotazione all’esercito iraniano, come i missili Ghadr, Shahab-2 e Shahab-3, il Fateh di terza generazione e il Ghiam. Mostrato anche il fiore all’occhiello dei nuovi armamenti bellici iraniani, il drone Karar, in grado di sganciare missili esplosivi, ribattezzato dal presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad “ambasciatore di morte per i nemici dell’umanita'”.
Nella foto in alto: il missile Sajjil
#1Emanuel Baroz
Generale russo conferma il congelamento della vendita di missili all’Iran
MOSCA – La Russia non consegnerà i missili antiaerei S-300 all’Iran: lo ha riferito oggi un generale delle forze armate russe, confermando la decisione del governo di annullare l’accordo che aveva seriamente preoccupato Washington e Israele.
Secondo quanto riferito dalle agenzie di stampa russe, il generale Nikolai Makarov ha detto che la consegna dei missili ad alta precisione violerebbe le sanzioni Onu contro l’Iran, che anche Mosca ha votato.
“E’ stata presa la decisione di non fornire gli S-300 all’Iran, in quanto rientrano senza dubbio tra le sanzioni”, ha detto Makarov secondo l’agenzia governativa Ria.
Dopo mesi di dichiarazioni contraddittorie del governo russo, si tratta della prima conferma da parte di un ufficiale del mancato accordo, che segna la crescente partecipazione di Mosca alle pressioni dell’occidente su Teheran per il suo programma nucleare.
Gli S-300 sono un sistema di difesa mobile, a lungo raggio, in grado di individuare, seguire e distruggere missili balistici e a lunga gittata o degli aerei. L’accordo di fornitura, annunciato da Teheran nel 2007, era stato al centro delle contrattazioni diplomatiche con la Russia e l’occidente, che temeva che i missili potessero essere usati per proteggere i siti nucleari da eventuali attacchi esterni.
(Fonte: Reuters, 22 settembre 2010)